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Roma, Mourinho: "Cremonese non da Serie B. Fatto il sufficiente per non soffrire tanto"

Roma, Mourinho: "Cremonese non da Serie B. Fatto il sufficiente per non soffrire tanto"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 4 gennaio 2024, 10:38Serie A
di Luca Bargellini

Archiviata, seppur col brivido, la gara di Coppa Italia contro la Cremonese il tecnico della Roma, José Mourinho, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul match attraverso i canali ufficiali del club giallorosso:

Una rimonta importantissima per come è arrivata.
“Abbiamo fatto il sufficiente per non soffrire tanto. Non penso che ci sia una squadra in Italia che abbia vinto una partita con un unico difensore centrale. Magari sì, sicuramente sì, ma non è facile. Però, siamo tutti uniti e diamo sempre il massimo. Il rischio è ovvio: quando perdi 1-0, sei al limite, e se prendi il secondo gol sei praticamente fuori dalla competizione. Ma avevamo Llorente con il giallo e Celik con il giallo, e Celik non è un difensore centrale. Non lo sono neanche Cristante e Kristensen, ma Kristensen è molto veloce e ha veramente un grande fisico: per prendere quella gente fresca - Okereke e Tsadjout, e dopo i cambi che hanno fatto, perché hanno tanti attaccanti anche in panchina - mi sono fidato della velocità di Kristensen. E dopo in costruzione, in fase di finalizzazione e di occupazione dell’area, abbiamo messo più gente, con Paulo a creare e Azmoun dietro Romelu ed El Shaarawy ala sinistra. Quando poi è entrato Spinazzola, El Shaarawy è andato più dentro e Spinazzola più fuori. Se fossimo usciti oggi, saremmo usciti morti di stanchezza e di soluzioni. Per fortuna, non siamo usciti e penso che abbiamo vinto meritatamente contro una squadra che non è da Serie B, guidata da un allenatore che non è da Serie B e composta da giocatori che non sono da Serie B. La Cremonese è una squadra veramente difficile. Penso che abbiamo meritato”.

E avete regalato ai vostri tifosi un Derby. Ancora una volta, l’ennesimo momento di compattezza tra grandi difficoltà.
“Non so come ci arriveremo. Abbiamo una partita importantissima da giocare domenica e siamo questi. Come ho detto prima, siamo uniti, diamo tutto: se Lukaku deve giocare difensore centrale, gioca difensore centrale. Andiamo con tutto quello che abbiamo, con l’anima che abbiamo, con il cuore che abbiamo, con il rispetto per il club e per i tifosi. Andiamo con tutto. Vediamo come arriviamo alla sfida con la Lazio, ma prima c’è l’Atalanta. Siamo questi. Azmoun andrà via la prossima settimana, Mancini è infortunato e diffidato, Paredes e Cristante sono diffidati. Veramente, non so come arriveremo alla partita con la Lazio e a quella con il Milan, però di una cosa sono sicurissimo: ci arriveremo con tutto quello che abbiamo. Per il rispetto che meritano il club, la storia del club, e i tifosi, per la passione che mettono. Non so quanti siano i sold-out consecutivi, 45, 43? Quanto fa 43 moltiplicato per 60, 62 mila? Quante persone vengono allo stadio? Meritano che noi diamo tutto, e noi diamo tutto quello che abbiamo. Anche io sono stanco, per i chilometri fatti a accanto alla panchina (il mister sorride, ndr)”.

È contento di come ha giocato la squadra, cambiando modulo?
“Sono contento, però è dura. È un rischio enorme che dovevamo prendere, ma è enorme. Quando i ragazzi non sono neanche dei difensori centrali, si trovano più a loro agio giocando a tre: è un’occupazione più equilibrata dello spazio, che è più diviso. La squadra è abituata a pressare alta, perché non siamo bravi in blocco basso, e siamo abituati con i terzi a scivolare. Quando facciamo quei cambi, giocano Cristante e Kristensen e nessuno dei due è un difensore centrale: come dicevo prima, Kristensen ha quella aggressività e quella fisicità… E per giocare lì, Bryan ha bisogno di giocare a tre: è un centrocampista che fa molto bene in fase di costruzione, mentre in quella difensiva incontra più difficoltà. Questa cosa delle partite senza Smalling è una situazione drammatica. Il fatto di on avere Kumbulla che ci poteva aiutare e Ndicka, che stava lavorando benissimo e stava arrivando a un livello altissimo di gioco, sono delle grandi difficoltà per noi. Poi se giochi con Paulo, Azmoun, Lukaku ed El Shaarawy, di loro quattro chi difende, quando si perde la palla, quando c’è bisogno di motore, di compattezza, di transizione difensiva, di pressare? Nessuno. In quel momento siamo una squadra che difende in sei più quattro, con due blocchi separati. E questo è un rischio, e una grandissima difficoltà. Ma la partita di oggi l’abbiamo fatta: pensiamo partita dopo partita. Contro l’Atalanta è una storia diversa. Questa di oggi è finita. E andiamo avanti. Domani abbiamo l’allenamento alle 10 e tra dieci minuti c’è il pullman…”.

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