Roma, Castan sull'esonero di De Rossi: "Non c'è spiegazione logica. Che piacere vederlo lì"
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Non avrà vinto alcun trofeo con la Roma, ma la Capitale e la maglia giallorossa, così come l'Olimpico, hanno fatto breccia nel cuore di Leandro Castan. Punto fermo della difesa tra 2012 e 2016, prima di traslocare tra Samp, Torino e Cagliari, il brasiliano 38enne ne ha vissute di partite al fianco di Daniele De Rossi, che insieme a Totti viene visto dalla piazza come uno dei "figli di Roma" intoccabili.
A prescindere. Anche quando è arrivato l'esonero inaspettato da parte della proprietà Friedkin, a metà settembre scorso circa, dopo che aveva firmato un prolungamento di contratto per altro fino al 2027. Una scelta dei vertici statunitensi che non è andata tanto a genio a Castan, che ha commentato così il licenziamento di DDR dopo appena quattro giornate di Serie A: "Non c'è una spiegazione logica al suo esonero - le prime parole a Radio Romanista -. Ha fatto un ottimo lavoro, gli era anche stato rinnovato il contratto. Lo scorso anno vedevo le partite insieme ai miei figli e abbiamo esultato tanto, anche perché vedere Daniele su quella panchina mi dava un piacere immenso".
Quanto al presente e al finale di stagione della Roma, Castan pensa che sotto la guida di Ranieri la squadra capitolina possa togliersi delle soddisfazioni: "La Roma può vincere l'Europa League, ne sono certo. Claudio Ranieri ha aggiustato questa squadra che ha delle buone individualità, alcuni giocatori mi piacciono molto".
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