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Roma bellissima, ma il 3-2 non basta: in finale di Europa League va il Man United

Roma bellissima, ma il 3-2 non basta: in finale di Europa League va il Man UnitedTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
giovedì 6 maggio 2021, 22:55Serie A
di Gaetano Mocciaro

L'Europa League si conferma maledetta: mai un'italiana l'ha vinta e bisogna risalire al 1999 con la vecchia Coppa UEFA, vinta dal Parma di Malesani. La Roma aveva compromesso tutto all'andata, ma almeno saluta l'Europa League consapevole di avercela messa tutta. Nonostante il 2-6 dell'andata, nonostante un allenatore congedato in settimana e uno stadio vuoto. Per certi momenti della partita ha persino dato l'impressione di poter compiere qualcosa di epico ma De Gea e Cavani hanno spento ogni velleità. Resta la soddisfazione, pur magra, di essere la squadra italiana che ha fatto meglio di tutte in questa campagna europea.

Fonseca disegna un inedito 4-2-3-1 che rimanda già a un'idea mourinhana: Mancini avanzato a centrocampo a dare una mano a Cristante con Pellegrini trequartista. Dzeko unica punta con Mayoral in panchina. Primi cinque minuti che sono un vero e proprio assedio romanista, con Mancini e Mkhitaryan vicini al gol ma la disabitudine a questo modulo e l'essere eccessivamente esposti in avanti porta il Manchester United a ribaltare facilmente l'azione, ritrovandosi pericolosissimo. Cavani in una circostanza perdona, con un pallonetto di poco alto che sfiora la traversa. Poi, al 39' lanciato in profondità da Fred e approfitta dello spazio concessogli da Ibanez e col destro fa secco Mirante. Nel frattempo, come se la sfortuna non fosse stata sufficiente nella partita d'andata, Fonseca perde un altro uomo: Smalling è costretto a uscire dopo 30', facendo esordire in Europa League il 19enne Ebrima Darboe.

Con cinque gol da segnare in 45' chiunque penserebbe a una seconda frazione di gara da accademia. La farebbe anche il Manchester United, non la Roma che con Dzeko trova il pari al 57' e la ribalta tre minuti più tardi con Cristante. Ci credono davvero i giallorossi, e nei minuti seguenti De Gea diventa un punching ball: il problema è che le prende tutte, anche da distanza molto ravvicinata. Nemmeno i rimpalli aiutano i giallorossi e quando la furia inizia a calare, arriva letale ancora una volta Cavani.

Edin Dzeko pareggia i conti per la Roma con Edin Dzeko, bravo a schiacciare di testa sfruttando un traversone di controbalzo di Pedro dalla destra. 1-1 al 57' contro il Manchester United e sesto gol per il bosniaco in questa edizione del torneo. L'uruguayano elude il fuorigioco con la difesa della Roma tutt'altro che irreprensibile e incorna perfettamente un cross di Bruno Fernandes: 2-2 al 68'. Come all'andata il Matador fa doppietta. Nel finale c'è tempo per Nicola Zalewski. All'esordio in Europa League, il 18enne trequartista va subito in gol colpendo di controbalzo un cross dalla sinistra di Santon e trovando la deviazione di Matic che beffa De Gea: è il 3-2 definitivo, che è pur sempre un modo per rendere meno amara l'eliminazione. In finale però ci va il Manchester United. I Red Devils arrivano all'atto conclusivo del torneo 4 anni dopo. All'epoca vinsero e in panchina c'era, indovinate un po', José Mourinho, il futuro della Roma.

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