Nuovo ciclo Chievo. Ma l'esclusione di Sorrentino lascia l'amaro in bocca
Rossettini, Giaccherini, Djordjevic e, soprattutto, Stefano Sorrentino. In casa Chievo, certificata la retrocessione, è già tempo di pensare al futuro. Che almeno per il prossimo anno si chiamerà Serie B e che in estate vedrà l'addio di tanti senatori che hanno mandato avanti la baracca nelle ultime stagioni. E a guardare l'elenco dei convocati per la gara con la Lazio viene semplice capire l'idea della società per queste ultime gare di campionato: mettere da parte i vecchietti e dar spazio ai giovani che verosimilmente potranno avere chance da titolari la prossima stagione. Fra gli esclusi eccellenti il nome che scalda maggiormente i cuori dei tifosi è proprio quello del numero 1 di Cava de' Tirreni che a fine campionato chiuderà la sua ottava stagione in maglia clivense (2008-2013 e 2016-2019).
Una storia, quella fra Sorrentino e il Chievo, fatta di tanti alti e pochi bassi, col numero 1 che si è spesso reso protagonista di grandi partite, parate eccezionali e comportamenti da vero e proprio leader. Sia dentro che fuori dal campo.
Con l'apice, almeno l'apice personale, toccato il 21 gennaio con il rigore parato a CR7. Un motivo di vanto nonostante la sconfitta per 3-0, anche se come detto di giornate on fire il classe '79 ne ha vissute parecchie all'interno del Bentegodi.
Nei giorni scorsi il diretto interessato aveva detto di voler tagliare il traguardo delle 400 in Serie A e di voler incontrare la società per parlare del rinnovo a fine stagione. Ma l'esclusione in vista di domani sembra alquanto indicativa della volontà della società. Che probabilmente a giugno saluterà il suo numero 1. Il quale, questo sicuramente, avrebbe meritato una considerazione ben maggiore in queste sue ultime settimane veronesi.