Non chiamatelo solo difensore: con Veiga la Juve ha il suo jolly per la seconda parte di stagione

Il nome di Renato Veiga è da anni sui taccuini degli scout della Juventus e, con l'arrivo di Cristiano Giuntoli, la semplice idea si è trasformata in operazione. E' stato lui il primo difensore portato alla Continassa a gennaio, con i bianconeri che lo hanno prelevato dal Chelsea con la formula del prestito secco e oneroso. Una scelta che non esclude a priori una permanenza, con la Juventus che però dovrà eventualmente sedersi nuovamente al tavolo delle trattative col Chelsea.

Caratteristiche tecniche
Fino ad un paio d'anni fa era uno dei suoi principali limiti. Renato Veiga è un difensore che ha dalla sua una straordinaria duttilità, caratteristica che in passato è stata fraintesa visto che molti osservatori non riuscivano a dargli una precisa identità tattica. Veiga arriva in bianconero con il ruolo di difensore centrale, ma per Thiago Motta potrà giocare anche come mediano davanti alla difesa e all'occorrenza come terzino, qualità che oggi lo rendono elemento prezioso vista la fluidità non solo di moduli del calcio attuale. Aggressivo e abile nel rompere il gioco avversario, non disdegna avanzate e iniziative personali per far ripartire l'azione.

La carriera
Prodotto del settore giovanile dello Sporting Lisbona, è proprio col club lusitano che si affaccia al calcio professionistico, inizialmente con la squadra B. Quindi il prestito all'Augusta e la cessione al Basilea, nel 2023-2024. Nell'estate del 2014 viene acquistato dal Chelsea per poco meno di 15 milioni di euro, anche se i Blues non gli hanno mai concesso troppo spazio. Da qui l'apertura convinta, anche da parte sua, al trasferimento alla Juventus seppur con una formula lontana dal titolo definitivo.