Nesta, il nuovo corso e i tanti problemi del Monza. La salvezza resta un miraggio
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Dovendo trovare necessariamente un qualcosa di positivo dopo lo 0-0 dell'U-Power Stadium con il Lecce c'è che almeno con questo pari il Monza mette fine alla serie di quattro sconfitte consecutive. Per il resto non c'è altro da salvare o evidenziare, perchè l'unico modo per rendere un minimo credibile la possibilità di essere ancora in corsa per provare a mantenere la categoria era vincere. E conquistare un successo resta una missione tremendamente complicata, talvolta al limite dell'impossibile. I numeri in tal senso dicono tutto: appena 2 successi, una miseria che neanche nei peggiori incubi.
Nesta e a capo Tornato in panchina al posto di Salvatore Bocchetti l'allenatore, nei pochi giorni che ha avuto a disposizione, ha provato a riprendere da dove aveva lasciato ma con alcuni correttivi necessari per l'immediato. Per prima cosa dare solidità e organizzazione anche a discapito della fase offensiva, e in seconda battuta rivedere quella difensiva che nel recente passato ha concesso tanto, tantissimo agli avversari. Le prime scelte del secondo atto di Nesta a Monza poi sono un segnale importante, perchè nonostante i tanti arrivi durante l'ultima sessione invernale di mercato ha deciso di affidarsi ai calciatori più esperti e che c'erano già. A eccezione di Urbanski (sa giocare a calcio e si vede) e Ganvoula (l'impegno c'è, tecnicamente meglio sorvolare) nell'undici di partenza schierato con il Lecce non c'erano altri volti nuovi. Dietro D'Ambrosio, Izzo e Carboni saranno le basi su cui (ri)costruire il Monza.
Mota a margine Dany non c'è. Non è andato via, nonostante negli ultimi giorni di mercato era stato cercato dalla Fiorentina. Ma è come se non ci fosse. Imbarazzante, a tratti, la partita dell'attaccante con il Lecce. Sbagliate tutte le scelte, compresi anche gli appoggi e i tocchi più semplici. Una roba da non crederci per uno con un bagaglio tecnico come il suo. Si vede da lontano un miglio che non è in fiducia e il problema principale è nella testa. Alessandro Nesta tuttavia punta tantissimo su Mota Carvalho. Crede nelle sue possibilità, e in un certo senso fa bene perchè è l'unico in grado di poter gettare colore nel buio tutt'intorno. Ma tempo per aspettarlo non c'è n'è. O si da una mano anche da solo, oppure sarà un altro grande problema fra i tanti che già ci sono. Se non segna lui, a chi si possono chiedere i gol per la salvezza?
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