Napoli, Marchetti: “Conte vuole tenere Di Lorenzo. Osimhen può restare”
Durante l'appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Luca Marchetti. Queste le sue parole:
Quanto manca per la definizione di Thiago Motta alla Juve e Conte al Napoli?
“Le tempistiche per Thiago Motta non sono lunghe, nei prossimi giorni si definirà il tutto e si inizierà anche a programmare il mercato. Per Conte i tempi sono stati più lunghi, è iniziata più tardi la vera stretta del Napoli perché si è aspettata la finale di Europa League. Si sta andando verso la chiusura, si sta andando in discesa e Conte tornerà in Italia con una squadra che ha grande voglia di rivalsa. Tutte le speculazioni sono dovute ancora al mancato arrivo delle firme, ma in questo caso siamo tranquilli e crediamo finirà come abbiamo detto”.
A Firenze si è concluso un ciclo?
“Per la Fiorentina capisco la delusione per non aver vinto il trofeo, ma questo gruppo ha dimostrato il proprio valore e la propria qualità. Ha giocato il massimo delle partite in questi due anni, tranne la finale di Coppa Italia quest’anno. Ha perso da sfavorita la finale con l’Inter lo scorso anno, nelle due finali di Conference obiettivamente con l’Olympiacos è stata una brutta partita per meriti dei greci. Hanno saputo sfruttare le occasioni al contrario della Fiorentina, capisco la delusione ma non la rabbia. In Italia bisogna rivalutare il concetto di sconfitta, non si può passare da eroi a fessi per il risultato di una partita. Se la Fiorentina avesse vinto cosa avremmo detto? Se l’Atalanta avesse perso avremmo detto le stesse cose dette dopo la vittoria con il Leverkusen? Avrebbe dovuto ricevere gli stessi complimenti, poi il risultato influisce specialmente per i tifosi. La possibilità di vincere un trofeo conta, ma non può essere tutto brutto e tutto da buttare”.
Come programmerà l’estate il nuovo Napoli di Conte?
“Se dipendesse da Conte la maggior parte dei giocatori di valore rimarrebbero, poi bisognerà fare i conti con il mercato. Conte non vuole assolutamente mandare via Di Lorenzo, è un giocatore importante, il capitano della squadra e sa anche che stagione ha vissuto il capitano. È un giocatore che può giocare centrale ed esterno come Darmian, ha esperienza internazionale e cederlo non è nei piani di Conte. Per Osimhen sappiamo che c’è una clausola, ci vuole però che qualcuno arrivi e porti la cifra richiesta dal Napoli. Il Chelsea al momento non è pronto a fare offerte, vogliono prendere giocatori giovani anche pagandoli tantissimo. Osimhen non è un under 20, questo frena il Chelsea che ha una disponibilità economica fuori dal comune. Una trattativa con Lukaku come possibile contropartita può far comodo al Napoli ma non la credo praticabile. Bisogna vedere chi vuole Osimhen, il PSG cerca Kvara e quindi vuole un esterno, non una punta. In questo momento è presto, poi ci sarà il mercato degli attaccanti anche se bisognerà vedere le cifre. Osimhen non potrà mai essere un problema, ma abbiamo dato per scontato che possa partire. Resto convinto che partirà, ma dovrà arrivare un’offerta importante. Non si può escludere una sua permanenza, spostando la cessione di un anno”.
Qual è la situazione del centrocampo della Juve?
“Koopmeiners è chiaramente un obiettivo della Juventus e già da dodici mesi ha ricevuto attenzioni importanti, poi non ha mai tirato troppo la corda. Quest’anno magari forzerà la mano, l’Atalanta alza la posta magari non per ottenere i 70 milioni, ma per far capire che 40 milioni non bastano. La Juventus se vuole Koopmeiners deve alzare il prezzo, oppure avere delle alternative che sicuramente ci sono. Thuram è un giocatore diverso, può essere un giocatore che la Juventus ha tenuto sotto osservazione, ma può essere un obiettivo specialmente se non dovesse rinnovare Rabiot. Per qualità è un giocatore diverso da Rabiot, ma alla Juventus è sempre piaciuto. La Juve poi deve ringiovanire, con Koopmeiners prendi un giocatore fatto e finito che non rivenderai, Thuram ha più futuribilità. Alcaraz può essere rivalutato, ovviamente non alle cifre dell’attuale riscatto, ma ci si può ragionare. Samardzic è un po’ uscito dai radar, non per valore tecnico ma per caratteristiche. Rabiot può ancora usufruire del decreto crescita, deve comprare casa possibilmente a Torino e questa potrebbe essere la soluzione. C’è un limite per il decreto crescita, però sarebbe un risparmio importante”.