Napoli, che prova di forza: le prodezze dei big ed il settimo clean sheet
Ora per Antonio Conte diventa complicatuccio nascondersi. Il suo Napoli vince ancora, macina punti ed avversari, prosegue giornata dopo giornata a far crescere tutti i singoli ed uno spirito collettivo che nelle fasi più complesse della partita addirittura porta gli azzurri - che prima si scioglievano alla prima difficoltà - ad esaltarsi e reagire colpo su colpo. 2-0 a San Siro contro il Milan, la quinta vittoria consecutiva con le reti degli attesissimi Lukaku e Kvaratskhelia tornati determinanti, e soprattutto il settimo cleen sheet per la miglior difesa del campionato a cui è diventato davvero complicato fare gol.
Inizio da grandissima squadra
Fonseca aveva dichiarato di attendersi un Napoli col blocco basso, ma la squadra di Conte si compatta (tenendo la linea comunque alta, senza quasi mai schiacciarsi) solo dopo aver firmato il vantaggio. Neanche un minuto di ambientamento a San Siro: l'inizio è ad altissima intensità, pressando alto e difendendo in avanti, con un paio di presupposti prima dell'imbucata per Lukaku per l'1-0. Un vantaggio che dà ulteriore fiducia e intensità quando poi arriva il momento di chiudere gli spazi ed anche lucidità nell'uscire col palleggio per evitare fasi troppo lunghe in non possesso.
Solidità difensiva incredibile
Settimo cleen sheet e solo 5 reti subite. Dpo quella prima giornata addirittura appena due reti incassate (e solo una su azione, peraltro un tiro dalla lunga distanza di Strefezza). Da settembre uno score che rappresenta un primato in tutti i campionati europei. Una solidità difensiva assolutamente pazzesca, costringendo il Milan perlopiù a tiri da fuori nel primo tempo e tentativi in mischia nella ripresa. Nonostante il possesso ed i tentativi disperati visto il doppio svantaggio, la squadra di Fonseca ha chiuso senza gol e soprattutto con appena 0,5xG, il dato più basso del campionato dei rossoneri.
Conte non cambia
La soddisfazione è enorme per il tecnico del Napoli. La copertina è per Lukaku e Kvara, il solito Di Lorenzo e la solidità difensiva, ma Conte può godersi Anguissa e McTominay che giganteggiano, il sacrificio di Politano, l'affidabilità di Gilmour e Meret e pure la crescita di Olivera, tra i migliori in campo. Nonostante le note positive, in conferenza Conte non abbandona il ruolo di pompiere: "C'è soddisfazione, ma non cambia niente, restiamo umili. L'obiettivo è tornare in Europa e continuare a crescere ed alzare l'asticella". E con l'Atalanta, alla prossima, dovrà alzarla ulteriormente per fare risultato.