Marotta: "Inzaghi bravo allenatore non solo tatticamente, ma anche nella gestione degli uomini"

Beppe Marotta, presidente dell'Inter, è intervenuto dal palco dell'evento Il Foglio a San Siro, soffermandosi tra i vari temi anche sulla possibilità di centrare tutti gli obiettivi stagionali: "Noi siamo contenti di essere presenti al momento giusto nelle varie competizioni, questo volevamo raggiungere e l’abbiamo fatto. Poi abbiamo l’obbligo di provarci, ma ci tengo a dirlo: abbiamo vinto a Monaco, ma non abbiamo vinto nulla. Tutti i risultati possono essere stravolti, servirà la stessa determinazione di Monaco. Abbiamo vinto con merito e con la consapevolezza di voler vincere. Adesso abbiamo il ritorno, si invertono le parti: favoriti siamo noi e loro sfavoriti, sta a noi avere la mentalità giusta. Però allo stesso tempo non possiamo dimenticare che sabato abbiamo un appuntamento importante, il Cagliari: nello sport capita che, se non sei collegato tra cervello e gambe, rischi di non essere all’altezza. Sulla carta è facile, sul campo le difficoltà sono tante, e quello che vogliamo inculcare ai giocatori è di andare in campo con il Cagliari come a Monaco”.
Anche perché si pensa a Parma…
“In Italia non ci sono più partite facili, anche le squadre di provincia riescono a darti del filo da torcere. Si parla tanto degli scontri diretti, che sono sicuramente importanti, ma le partite poi sono tutte piene di difficoltà. E le maggiori difficoltà spesso si riscontrano con squadre facili sulla carta, ma che nascondono grandi insidie. Mancano sette giornate e non guardo il calendario, dico solo che dobbiamo convivere con tre realtà - campionato, Champions e Coppa Italia - che ci coinvolgono in maniera diversa rispetto a squadre come il Napoli che ci sfida per lo scudetto”.
Avanti con Inzaghi anche senza vittorie?
“Con Inzaghi abbiamo avuto quella circostanza favorevole che si chiama fortuna di prenderlo al momento giusto. Non tutti lo ricordano, ma quando andò via Conte la disponibilità sul mercato non era così numerosa: lui stava firmando con la Lazio e per fortuna non l’aveva ancora fatto. Abbiamo avuto la fortuna di aver trovato un bravo allenatore, che è migliorato negli anni ed è ancora giovane. Ha dimostrato di possedere tutte le conoscenze specifiche del mondo del calcio, non è un bravo allenatore solo a livello di tattica, ma anche nella gestione degli uomini. Oggi è un aspetto difficile”.
