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Marotta: "Ho imparato la professione ascoltando gli altri. Sono soddisfatto, non appagato"

Marotta: "Ho imparato la professione ascoltando gli altri. Sono soddisfatto, non appagato"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 9 settembre 2024, 21:53Serie A
di Dimitri Conti
fonte da Coverciano, Niccolò Ceccarini

Arrivano altre dichiarazioni di Giuseppe Marotta, presidente dell'Inter, direttamente dal Premio Nereo Rocco che si tiene a Coverciano, Firenze.

Dice il numero uno del club nerazzurro, nel corso della premiazione: "Sono datato e mi è capitato spesso di ricevere premi, qui però sono in un ambiente semplice e di grandi valori come quelli della Settignanese, in cui si trova l'autenticità, senza interessi, solo traguardi da raggiungere e cercare di migliorare la propria persona. Per me questa è un'occasione veramente unica, in un contesto nel quale ho iniziato visto che qui ho fatto il primo corso da direttore sportivo nel 1981, con l'allora professor Allodi che fece l'allineamento aperto a tutti coloro che erano laureati, per adeguare i dirigenti di Serie A e B in quel momento, quelli che hanno segnato il movimento calcistico di quegli anni. È stata una grande esperienza, e mi porto ancora dietro quegli amici e personaggi".

Prosegue e conclude quindi Marotta: "E poi Nereo Rocco significa Varese, per me anche quando andavo a vedere gli allenamenti a Milanello, andando in bicicletta. Ho iniziato a fare il direttore quando c'erano ancora i Brera, gli Zanetti... Il mio segreto è stato ascoltare gli altri, così ho imparato la professione e il linguaggio calcistico, il sapersi muovere in un mondo solo apparentemente facile, nel quale non c'è la cultura della sconfitta. Però è un mondo bellissimo e ne sono innamorato, mi sento non dico appagato perché si cercano sempre nuovi stimoli, ma direi soddisfatto di quanto ho fatto. E voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno dato la possibilità di farlo".

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