LIVE TMW - Parma, D'Aversa: "Abbiamo buttato via tante occasioni, domani serve una gara completa"
13.50 - Parma contro Cagliari, penultima contro terzultima. La sfida di domani sera in terra di Sardegna potrebbe sancire l'addio, praticamente definitivo, di una delle due alla Serie A, distanti rispettivamente sette e cinque punti dal Torino prima delle salve, che ha anche una gara da recuperare. Tra pochi minuti il tecnico dei crociati Roberto D'Aversa interverrà in conferenza stampa per introdurre la sfida. Segui, grazie a TUTTOmercatoWEB.com, la diretta scritta in tempo reale delle parole del tecnico del Parma.
14.07 - Prende la parola il tecnico crociato, inizia la conferenza: "Per quanto possa essere importante il mio stato d'animo, in momenti di difficoltà li abbiamo passati anche in passato, con esiti sempre positivi. Un allenatore vive i momenti nella stessa maniera, fa autocritica sempre, e sotto quel punto di vista c'è dispiacere nel non aver sfruttato al massimo quanto fatto in campo e corretto gli errori che hanno influito sulla classifica".
Il pari non servirà a nulla?
"Chi uscirà vincitore avrò un cammino che potrà essere diverso. Chi vince ha un vantaggio, ma se una perde e poi ne vince tre di fila si tira fuori lo stesso. Dobbiamo andarci in maniera determinata, per uscire noi vincitori dallo scontro".
A Cagliari non tira un bella aria, ci sono analogie?
"Non posso parlare degli obiettivi degli altri. A detto del presidente hanno migliorato la squadra, ma il punto comune può essere che non si è dato continuità all'anno precedente. Sulla carta sono molto forti, questo dimostra quanto è complicata la A. Noi però ragioniamo su di noi, sapendo che partita andiamo ad affrontare. Domani giochiamo contro una regione, contro un popolo. Sappiamo le motivazioni, domani è la partita".
Come sta la squadra? Cosa è emerso dal confronto?
"Lo stato d'animo è post sconfitta. Nel primo tempo non abbiamo fatto bene e non possiamo permettercelo, così come è successo con il Benevento. Si può anche perdere con il Milan, ma un primo tempo così non possiamo concederlo a nessuno. Questo non fa parte del nostro DNA e delle caratteristiche delle mie squadre, siamo tutti responsabili. Domani ci dovranno essere 95 minuti presenti con la testa, senza ragionare su altro. Di fronte avremo una squadra forte con problematiche, con l'Inter hanno fatto bene".
Nel suo esame di autocritica che livello di responsabilità si dà? E la squadra?
"Ognuno di noi si deve sentire responsabile, un allenatore lo fa a prescindere indipendentemente dal risultato. Io cerco le motivazioni per cui a Benevento si è fatto poco e c'erano le attenuanti per la nazionale e chi si è allenato poco. Gli avversari non hanno fatto più di noi comunque. Con il Milan mi aspettavo un atteggiamento diverso, come nel secondo tempo. A prescindere dal responsabile, che per come lavoro io sono abituato a fare sempre autocritica".
Il messaggio è stato recepito?
"Io credo ci sia poco da dire sull'importanza della partita, se hanno capito o meno lo vedremo domani".
Altri infortuni in settimana, che squadra ci aspettiamo?
"Tutti i giorni vi si comunica cosa accade, domani sarà una partita di calcio ma chi la vuole portare dalla sua parte sotto l'aspetto delle motivazioni e della cattiveria deve prevalere. Poi ci saranno scelte, quando un allenatore sceglie sceglie chi è più affidabile al momento".
L'anno scorso con il Cagliari l'avete ripresa alla fine, può essere uno stimolo?
"Più che ragionare sul passato ragionerei sull'ultima partita o con il Benevento. Abbiamo buttato via tante occasioni e domani non ce lo possiamo permettere, è da affrontare come una finale. Dobbiamo limitare gli errori e dove si ha la possibilità di avere le occasioni da gol sfruttarle, perché con Benevento e Milan l'aspetto che mi fa più riflettere è che si è costruito più degli avversari ma si è pareggiato e perso. Sotto il punto di vista della voglia di portare a casa la vittoria domani dobbiamo fare una partita completa".
L'esperimento dei due centravanti può essere valido anche dall'inizio?
"Se avessimo avuto due punte strutturate bene sempre molto probabilmente anche in passato lo avremmo visto di più. Non sempre è dipeso da una volontà mia, laddove è possibile e la condizione di entrambi me lo permette è una situazione che si può usare. Poi bisogna ragionare anche che se uno dei due gioca male o non dà continuità nei novanta minuti bisogna andarlo a sostituirlo e cercare di migliorare il potenziale offensivo se ci si ritrova sotto. Questo dipende anche dalle condizioni fisiche, attaccanti centrali ne abbiamo due fuori e si ragiona in base a chi può scendere in campo".
Le ultime tre partite saranno decisive?
"Io penso che per far sì che le ultime tre siamo importanti molto passa per la partita di domani. Detto sui numeri, che vi ho anticipato prima del Milan, da quando sono arrivato ci sono numeri importanti da valutare, ma quello più importante, e sapete come ragiono e come ragionavo in passato, è portare a casa i tre punti. Per il come ci sono diverse possibilità, quanto fatto fino ad ora non è bastato e dobbiamo migliorare".
Dierckx lo potremo rivedere da qui a fine stagione?
"Un dubbio che mi porto sempre per la difesa è proprio Dierckx. Con il Milan si è riscaldato come giocatore in più. Chi ha giocato con un problema, se avesse dato forfait avrebbe lasciato spazio a lui. E' un giocatore di prospettiva, secondo me molto forte, ma chiaro che bisogna cercare di non bruciarlo e sotto quel punto di vista ha avuto una crescita esponenziale. Lo ha dimostrato sia con il Sassuolo, con personalità e freddezza nonostante sia un 2003, ma allo stesso tempo ci sono crescite anche di altri come Busi, che sta giocando molto bene e mi mette in difficoltà per giocare dall'inizio, o lo stesso Man che da quando è arrivato ha avuto una crescita esponenziale. Questi sono diversi aspetti positivi, poi la cosa importante è andare a Cagliari e portare a casa un risultato pieno per il presidente, per i tifosi. In questo momento ce n'è proprio bisogno".
14.36 - Termina qui la conferenza stampa di Roberto D'Aversa.