LIVE TMW - Lazio, Provedel: “Siamo incazzati. Testa e spirito con il Feyenoord”
Insieme al mister Maurizio Sarri, nella conferenza di vigilia della gara di Champions Lazio-Feyenoord in sala stampa c’è il portiere Ivan Provedel.
Inizia la conferenza: “La Champions è un sogno che si realizza. La voglio rifare anche il prossimo anno, ma bisogna arrivare nelle prime quattro. Ora intanto mi godo ogni singolo momento e vogliamo andare avanti il più possibile. Il campionato deve darci i punti per tornare in Champions, che a sua volta ci dà la benzina per affrontare la Serie A. Tutti sanno quanto sia importante la partita di domani. Noi dobbiamo solo andare in campo e trascinarci l'uno con l'altro. Spero che il pubblico arrivi allo stadio come arriveremo noi”.
Settimana chiave. Come sta la squadra?
“È incazzata. Siamo arrivati da qualche risultato positivo in campionato, ma la brutta prestazione di Rotterdam ci ha fatto arrabbiare molto, per colpa nostra. Stiamo lavorando bene ma non raccogliamo quanto dovremmo. Anche chi gioca meno ci sta dando dentro. Domani dobbiamo andare forte e ribaltarla, poi ci prepariamo al meglio per il derby. Che va preso di petto senza se e senza ma”.
C’è un problema gol alla Lazio. Hai segnato quanto Felipe Anderson e Zaccagni…
“Io vivo tutti i giorni con i ragazzi, purtroppo quando si subisce chi prende gol sono io e quando non si fa gol si pensa ai nostri attaccanti. Non ci stiamo riuscendo, non è andata sempre per il verso giusto. L’unica cosa che non si deve fare è pensare a tutto questo. Serve più cattiveria e determinazione. Quando gli attaccanti si sbloccano, poi vanno da soli…”
C’è un modo per fermare Gimenez?
“Studiamo gli avversari. All’andata non siamo entrati in campo con lo spirito giusto, cosa che sarà più importante domani. In campo ci saranno tanti duelli e tanti episodi che faranno la differenza. Serve la testa e lo spirito”.
Il gol di Bologna? La solidità difensiva?
“Lo abbiamo rivisto. Ci sono state due-tre situazioni al limite dove non siamo stati impeccabili. Stiamo lavorando bene in entrambe le fasi, stiamo subendo poco e paghiamo quel poco che subiamo. A Bologna abbiamo subito un solo tiro in porta, non 10. Serve incastrare le piccole cose e ci stiamo provando”.
Trasmetti grande serenità. Hai qualche rimpianto per essere arrivato qui a 28 anni?
“No, non devo togliermi nessun sassolino. Se voglio, lo farò solo con prestazioni e atteggiamento. Voglio essere un esempio per i miei compagni attraverso il lavoro e ripagare la fiducia che mi dà il mister fin dal primo giorno. Se sono arrivato qui a questa età evidentemente il mio percorso era così”.
Finisce la conferenza.