Ambrosini: "L'Italia è reduce dalla sensazione di essere scarsa. Ora non teme nessuno"
Presente negli studi di 'Radio Serie A', l'ex calciatore Massimo Ambrosini ha così commentato la prestazione dell'Italia di Luciano Spalletti che ieri sera ha battuto 1-0 il Belgio a Bruxelles grazie a un gol di Sandro Tonali: "Nessun allenatore vorrebbe arrivare a dieci minuti dalla fine a difendersi nell'area di rigore, ma bisogna essere in grado di fare anche questo e ieri l'Italia ha difeso bene. Detto ciò, c'è una casualità o un qualcosa di irrazionale che può decidere la partita, una deviazione o un colpo di testa, e il giudizio può essere condizionato. Però non è che puoi sempre vincere ogni volta 3 o 4 a zero e per me Spalletti deve essere soddisfatto. La Nazionale è scesa in campo con la volontà di incidere, di non subire la partita. E questa è la base su cui fare tutti gli altri discorsi. Questa è una squadra che mi dà la sensazione di essere entrata in un percorso preciso, vuole giocare e non ha complessi di inferiorità nei confronti di nessuno. Venivamo dalla sensazione di essere scarsi, contro la Svizzera non facevamo tre passaggi di fila. E invece ora è un altro mondo".
Su Sandro Tonali, autore del gol decisivo: "Dal punto di vista della presenza fisica, d'impatto, ha messo ancora qualcosa in più rispetto ai tempi del Milan. A me piacerebbe vederlo ancora più coinvolto nel gioco, secondo me ha la possibilità di incidere di più dal punto di vista della costruzione, del toccare il pallone. Ma stiamo parlando di miglioramenti su una base già forte. Non era così scontato dopo un anno fermo, lui sta tirando fuori tutto ciò che aveva dentro". E su Rovella: "Ha fatto le cose semplici, precise, senza dare l'impressione di essere appena arrivato".