Le pagelle della Roma - Shomurodov non basta, male Paredes. Dovbyk si vede poco

Risultato finale: Roma-Empoli 1-2

Svilar 6,5 - Nel corso dei 90 minuti, cala delle parate con cui tiene a galla i suoi. Interventi che però non bastano per cogliere un risultato positivo.

Celik 5,5 - Prima frazione di gioco deludente, durante la quale soffre contro Pezzella sulla sua corsia. Dal 46' Zalewski 6 - Rispetto al compagno che rileva, quantomeno più iniziativa e meno incertezze.

Mancini 6,5 - Un vero e proprio baluardo, che oltre a fare il suo in difesa spesso e volentieri si spinge in avanti per aiutare la squadra ad entrare in gara.

Ndicka 6 - Meno impattante del compagno, ma comunque autore di una prestazione che merita la sufficienza.

Angelino 5,5 - Non spinge come dovrebbe sulla sinistra. La sua prova non migliora con il procedere del match.

Cristante 6 - Non una delle sue migliori gare, ma non merita neanche un giudizio così negativo. Dal 63' Baldanzi 6,5 - Non si emoziona davanti ai suoi ex compagni, entrando bene e propiziando la rete di Shomurodov.

Paredes 4,5 - Lontanissimo dai suoi standard. Completa una prova da dimenticare con il fallo che porta al rigore dello 0-2. Dal 63' Le Fee 6 - Ingresso interessante, più di un'iniziativa offensiva da parte sua.

Pellegrini 6 - Parte con ottimo piglio, per poi andare a fasi alterne. Nel complesso, si merita la sufficienza.

Dybala 6 - L'uomo più atteso, che non delude nel senso che in avanti è quello che ci prova di più. Serata sfortunata, fermato dai legni.

Soulé 5,5 - Qualcosa in meno rispetto al connazionale Dybala. Deve entrare ancora bene negli schemi di De Rossi. Dal 77' Shomurodov 7 - Ingresso da urlo, con il gol della speranza e il 2-2 sfiorato. Chissà che non si sia guadagnato la riconferma.

Dovbyk 5 - Ben lontano dal bomber ammirato in Spagna. I palloni a disposizione non sono molti, ma in area viene limitato al meglio dai centrali empolesi.

Daniele De Rossi 5 - Inizio decisamente complicato di stagione. Brutto primo tempo, reazione tardiva grazie ai cambi. C'è molto da fare.