Le pagelle della Juventus - Una prestazione da esonero per Allegri. Non si salva nessuno
Szczesny 5 Una bella parata ma la costante sensazione di essere anche lui trascinato in una delle peggiori serate della storia per il calcio italiano in Europa.
Danilo 4 Troppo lontano da Cornud al momento del cross per il vantaggio di Atzili. Un'altra guida di personalità che è totalmente mancata in questa disastrosa serata della Juventus. (dal 67' Kean 4,5 Avrebbe dovuto giocare dall'inizio, non era nelle condizioni fisiche per farlo. Si è visto).
Bonucci 4 La verità è che se trascinato, al fianco di un grande leader come Chiellini, sa esaltarsi e dare il meglio. Il suo regno da capitano della Juventus è un fallimento: non sveglia la squadra e l'intesa con l'allenatore non c'è.
Rugani 4 Allegri lo mette in campo per la seconda volta in stagione dopo il pari contro la Sampdoria. Dà l'impressione di non reggere la pressione in una partita così importante. Solo errori, nessuna cosa giusta.
Alex Sandro 3 Un disastro su ogni fronte. In occasione del primo gol sbaglia il movimento sulla diagonale. Sul secondo resta ad assurda distanza da Atzili. La peggior prestazione della sua storia bianconera. (dal 74' Soulé sv)
McKennie 3,5 Più che anonimo, dannoso. Perde palloni velenosi, gioca solo quarantacinque minuti ma un mediano che su ventisei tocchi di palla ha dieci palloni persi, ha una sola parola per essere definito: disastroso. (dal 46' Kostic 4,5 Mister Cross stavolta neanche ci prova. Allegri lo mette anche sulla destra per provare a mettere dei traversoni a rientrare perché la Juventus, all'improvviso, ha tre centravanti)
Paredes 4 La Juventus lo ha acquistato per dare tempi, gioco, regia, intensità, ritmo. Non c'è assolutamente nulla in una serata nera per lui e per tutta la Juventus. Mediocrità in cabina di comando. (dal 46' Locatelli 4 Vale lo stesso identico giudizio di Paredes, solo che è arrivato anche mesi prima dell'argentino. Annullato dal non certo incredibile centrocampo israeliano)
Rabiot 3,5 Alla vigilia della partita una conferenza stampa da leader, da trascinatore, da giocatore rinato dopo la doppietta nella gara d'andata. Parole, parole, parole.
Cuadrado 4,5 Nell'ennesima posizione in cui Allegri decide di schierarlo, almeno prova a fare un paio di cross. Come un sorso d'acqua in una traversata nel deserto. Inutile, in fondo prolunga solo l'agonia.
Vlahovic 4 Non gli su può chiedere di essere Haaland. Uno perché il norvegese è ora in un'altra dimensione, due perché è in un contesto dove funziona tutto. C'è una certezza, però: Dusan Vlahovic non è un trascinatore e sprofonda nel buio juventino.
Di Maria 5 In ventiquattro minuti, prima che si facesse di nuovo male, sei palloni persi e pochi bagliori. La verità è che la Juventus ha sbagliato ad affidare il suo destino a un giocatore così fragile. E che anche lui non è stato sincero con la realtà dei fatti (dal 23' Milik 4,5 Il migliore di questo scorcio di stagione della Juventus sparisce una volta entrato in campo. La sua heat map lo racconta: non è mai in area di rigore)
All: Massimiliano Allegri 2 Dopo una disastrosa sconfitta contro il Parma, Marcello Lippi disse "se il problema di questa squadra sono io, allora me ne vado" e si dimise con effetto immediato. Prima e dopo le partite tante parole, gli "zitti e pedalare" ma la realtà è che la Juventus è un disastro e le decisioni della società di confermarlo ancora lasciano perplessi.