Le pagelle della Juventus - Nico, Douglas e Koop: non è buona la prima. Gatti il migliore
Perin 6 - Gioca chi sta meglio: è il mantra di Motta, anche in porta. Non ha grandi occasioni per dimostrarlo.
Kalulu 6 - Poche sbavature, non tantissime corse in avanti. Solido.
Gatti 7 - Leadership da senatore: il più pericoloso nell'area avversaria, nel finale alza il muro e porta a casa lo 0-0. Meglio di una sconfitta.
Bremer 6,5 - I ruoli sembrano invertiti, lui pare lo scudiero. Il risultato, comunque, è che sbaglia poco o nulla. Evitabile il giallo.
Cambiaso 6 - Parte a sinistra e lo ritrovi un po' dappertutto: è uno di quelli che sembra aver assimilato meglio la filosofia del tecnico. Nelle scelte, però, si può migliorare.
Locatelli 6,5 - Motta lo rimette lì dove non dà esattamente il meglio, ma la sensazione di un giocatore rinfrancato dal cambio in panchina resta. Tra i pochi convincenti nello scialbo primo tempo, cala col passare dei minuti. (Dal 66' Thuram 6 - Il fisico ce lo mette, anche troppo. Non cambia la partita).
Douglas Luiz 5 - Rimandato alla prima da titolare: fatica a trovare la sua dimensione in campo e rallenta l'azione dei suoi. (Dal 66' Fagioli 5,5 - Svagato nella gestione del pallone e poco incisivo nelle soluzioni offensive. Si ricordano ingressi migliori).
Nico Gonzalez 5,5 - Ai limiti dell'ectoplasma nel primo tempo, dà segnali di risveglio a inizio ripresa quando mette Vlahovic in porta. Poi esce. (Dal 66' Weah 6 - Almeno va sul fondo).
Koopmeiners 5,5 - Un po' come l'argentino: si vede e non si vede. Un paio di ciabattate sotto rete: deve entrare nel nuovo mondo bianconero
Yildiz 6,5 - Una bella verticalizzazione per Dusan e tanti scambi cercati. Palla al piede trasmette una costante sensazione di pericolo, ma non la concretizza e il colpo gli resta in canna. (Dal 66' Mbangula 5,5 - Un po' come tutti i subentranti: non morde).
Vlahovic 5,5 - I palloni gli arrivano per lo più spalle alla porta: così diventa faticoso. Di occasioni, però, ne ha: la migliore quando Gonzalez lo manda a tu per tu con Vasquez e gli spara addosso. Nel finale, un film già visto: si innervosisce e non ne indovina più una.
Thiago Motta 5,5- La prima Juve che si possa definire "sua", con i giocatori che ha voluto in estate, ricorda quanto sia complicato smaltire le scorie di tre anni con un gioco claudicante. Gara bruttina al di là degli oggettivi meriti dell'avversario. I segnali peggiori? I volti nuovi - Douglas Luiz, Nico Gonzalez e Koopmeiners, tutti alla prima da titolare - deludono; inoltre chi entra fa, in media, peggio di chi esce. Nel finale, è la sua squadra a dover difendere il pareggio. C'è tempo, ma anche parecchio lavoro da fare.