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Le pagelle dell'Inter - Lautaro a secco: ora è un caso? Mkhitaryan stecca, Sommer il migliore

Le pagelle dell'Inter - Lautaro a secco: ora è un caso? Mkhitaryan stecca, Sommer il miglioreTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 22:49Serie A
di Ivan Cardia

INTER-MILAN 1-2
(27' Dimarco; 10' Pulisic, 88' Gabbia)

Sommer 7 - Morata gli scalda subito i guantoni, non può molto su Pulisic. Protagonista assoluto nella ripresa ripresa: quella su Leao non è solo una parata per i fotografi, e si ripete poco dopo su Reijnders. Rischia quando si allunga il pallone su un rinvio, ma è chiaramente in anticipo rispetto al tentativo di intervento di Abraham. Nel finale, parate in serie: per una sera, è il migliore in campo dei suoi, anche se si arrende a Gabbia.

Pavard 5,5 - Dalle sue parti sgomma Pulisic, che mette in crisi la retroguardia rossonera. E lo svernicia in occasione dell'1-1.

Acerbi 5 - Che fatica su Abraham, dopo aver annullato Haaland. Perde spesso e volentieri il duello fisico con il centravanti inglese: stasera, prima di andare a dormire, un cero a San Yann da Morges.

Bastoni 6,5 - Il più convincente del terzetto difensivo nerazzurro: soffre poco e dà il consueto contributo in fase di manovra. Secondo tempo da esterno aggiunto. (Dall'82' Carlos Augusto s.v. ).

Dumfries 6 - Prima da titolare in questa stagione: pronti i pop corn per eventuali scintille con Theo, che tutto sommato non scoppiano. Contiene Leao: nel complesso senza troppi patemi, ma a inizio ripresa il portoghese gli stacca in faccia. (Dal 63' Darmian 5,5 - Entra che l'Inter sta sbandando e lui non è l'uomo giusto per rimetterla a posto).

Barella 6,5 - Il migliore del centrocampo interista, non certo da oggi. Tiene botta nel mezzo naufragio iniziale, sua la sciabolata che porta alla rete del pari. (Dal 74' Zielinski 6 - Il migliore dei subentrati. E questo la dice lunga).

Calhanoglu 5,5 - La notizia è che la regola di giallo uguale cambio vale anche per lui: non è sempre stato così. Bersagliato dai fischi, ma ormai ci è abituato, offre una prestazione ordinaria al limite dell'anonimo. Straordinari, ma non in positivo, i palloni toccati: appena 42, di solito è ben più protagonista. (Dal 63' Asllani 5,5 - Difficile entrare in un derby così. Ma l'Inter sparisce dal campo quando prende le chiavi).

Mkhitaryan 4,5 - Tutto ci si aspetta, meno che il professore del centrocampo nerazzurro inizi il derby così. Che Pulisic la tocchi col braccio o meno, e pare di no, la gestione del pallone che porta all'1-0 è disastrosa. Si fa ammonire al 18' per un fallo di frustrazione. Prova a redimersi, ma dal cilindro non escono conigli. (Dal 63' Frattesi 4,5 - Perché lui e non Zielinski? Cambio da spiegare, sta di fatto che l'ex Sassuolo non dà quello che non può dare. Ma anche qualcosa in meno. E resta a guardare Gabbia che stacca).

Dimarco 6,5 - Costruisce e finalizza l'azione dell'1-1, si rende pericoloso anche in altre occasioni nella ripresa. Mezzo voto in meno perché il gol vittoria del Milan nasce da un suo intervento falloso.

Thuram 5 - Sarà pure che è diventato cinico, ma questa sera è sparito nelle maglie della difesa rossonera. Non si sente, non si vede, non punge.

Lautaro 5,5 - San Siro aspetta un suo gol, lui replica con gli assist. Vede il corridoio per Dimarco e lo manda a firmare il gol del pari. A fine primo tempo mette anche Thuram davanti alla porta. Nella ripresa cerca il gol: non va, ancora una volta. Adesso si può definirlo caso?

Simone Inzaghi 5 - La sorpresa è che l'Inter sia, perdonate il gioco di parole, sorpresa. Basta il passaggio del Milan al 4-4-2 per scombussolare la rosa nerazzurra, che resta sotto ritmo per quasi tutta la partita. Non se n'abbia a male, ma rinunciare ai tre tenori nel secondo tempo è una mossa tutta da spiegare. E anche davanti si potevano fare altre scelte.

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