Le pagelle del Milan - Fonseca sorprende tutti. Gabbia, è un gol che può cambiare la stagione
INTER-MILAN 1-2
(27' Dimarco; 10' Pulisic, 88' Gabbia)
Maignan 7 - Nel primo tempo gli tocca una sola parata, ma bella e decisiva: va giù come un gatto per evitare la beffa targata Thuram. Sembra poco, ma quel gol avrebbe cambiato la storia della serata.
Royal 6 - Si fa attirare da Lautaro e lascia il vuoto che Dimarco colma con la stoccata del pari. Meglio in propulsione nella ripresa.
Gabbia 7 - Preferito a Pavlovic e questo è un attestato di stima. Lo ripaga con gli interessi: la stoccata del 2-1 può valere una stagione.
Tomori 6,5 - Non tutto bello, non tutto pulito. Però alla fine gli avanti dell'Inter restano a secco: è quello che conta.
Hernandez 6,5 - Il duello con Dumfries non si accende quasi, la catena sinistra del Milan è quella da ritrovare al suo massimo splendore. Però c'è.
Pulisic 7 - È il grimaldello che scassina la difesa interista. Parte a destra, svaria su tutto il campo: ruba palla a Mkhitaryan e per vie centrali è lui ad aprire le danze. A corredo della rete in apertura, tante belle intuizioni per i compagni. (Dal 78' Loftus-Cheek 6,5 - Guadagna la punizione da cui nasce il 2-1).
Fofana 6,5 - Muscoli, nerbo e cervello. Non da tutti giocare così a cospetto del centrocampo dell'Inter.
Reijnders 7 - Tiene alto il ritmo del suo Milan, mette sulla testa di Gabbia la palla del 2-1. Serata da professore in casa dei maestri.
Leao 5,5 - Esiliato nel ruolo di esterno puro, è il grande assente di un primo tempo giocato da fantasma. Un'epifania a inizio ripresa, quando sfiora il gol di testa: la ripresa gli offrirebbe gli spazi per mettersi in mostra, Sommer gli nega pure un gol. Ma dal suo miglior giocatore il Milan ha diritto di aspettarsi altro piglio. (Dall'87' Chukwueze s.v.).
Morata 6,5 - Promette fuoco e fiamme: subito bordata per Sommer. Poi gira attorno a Tammy e non si rende pericoloso in prima persona, ma sfoggia un bel lavoro per i compagni. (Dal 78' Okafor s.v.).
Abraham 6,5 - Non segna, ma ci va parecchio vicino. Fa ammattire Acerbi, uno che Guardiola ha riempito di complimenti in settimana. E il tandem con lo spagnolo funziona.
Paulo Fonseca 7,5 - Si gioca la panchina varando una formazione al confine tra coraggio e disperazione. L'intuizione, però, è buona: nei primi venti minuti il suo Milan sorprende l'avversario. Nella ripresa, lo domina addirittura. Forse non è, come lo si è fatto passare, proprio l'ultimo dei fessi.