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Le pagelle del Milan - Diaz e Leao illuminano San Siro, Kessié complica tutto. Giroud, così no

Le pagelle del Milan - Diaz e Leao illuminano San Siro, Kessié complica tutto. Giroud, così noTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
martedì 28 settembre 2021, 23:09Serie A
di Ivan Cardia

MILAN-ATLETICO MADRID 1-2
(20' Leao; 84' Griezmann, 90'+5 Suarez)

Maignan 6,5 - Sembra incredibile, ma per quasi tutta la partita, contro una squadra che gioca in superiorità numerica per un'ora, non ha praticamente nulla da fare fino al forcing finale. Poi son dolori, ma senza responsabilità.

Calabria 6,5 - Presto costretto a compiti quasi esclusivamente difensivi, su Suarez fa quel che può e non sempre ci arriva. Da premiare l'impegno, e pure la personalità.

Tomori 7 - In corsa per il premio di miglior innesto dell'ultimo decennio dalle parti di Milanello. Sulle palle alte non c'è partita, su eventuali buchi piomba come un falco. Replica la gara quasi perfetta di Anfield, stavolta senza nemmeno mezza sbavatura: gli avanti dell'Atletico non dormiranno stanotte per paura di ritrovarselo pure negli incubi.

Romagnoli 6,5 - Fatelo voi, il capitano chiamato in causa quando il vero leader della difesa non può. Mica facile gestirla, eppure gioca ancora una volta una gran partita. Ritrovato ad alti livelli, è come se un nuovo acquisto. Paradossale che non ci sia una trattativa per il rinnovo. Alla fine, Griezmann gli appare alle spalle.

Theo Hernandez 6 - Serata speciale, contro la squadra che l'ha cresciuto e non ci ha creduto. Tiene a freno il turbo, nel finale qualche ambasce come tutto il Milan.

Bennacer 7 - Resta deluso chi si aspettava Tonali: il titolare di Champions, evidentemente, è lui. Difficile dare torto a Pioli: l'algerino, costretto al divorzio anticipato dal partner qui sotto, detta le regole del gioco e del ritmo: amministra e ringhia, tra i migliori. (Dall'81' Florenzi 5 - Come ad Anfield, una leggerezza difensiva che costa cara).

Kessié 4 - Parte benissimo, forse per la prima volta in stagione, poi rende tutto più difficile. Lascia i suoi in dieci con due terzi di partita da giocare: la decisione di Cakir è severa, un giocatore già ammonito non può entrare così. Questione di esperienza.

Saelemaekers 6,5 - Alla voce sottovalutato, ci sono il suo nome e il suo volto. Non a caso, il Milan inizia a sbandare quando esce. (Dall'81' Kalulu 5 - Il mani galeotto gli resterà sulla coscienza. Deve crescere, come tutto il Milan).

Diaz 7,5 - Ha detto di non sentirsi un leader. Mah, sarà. Per qualità e giocate, lo è. A livello di personalità, pure. Inventa il vantaggio e Rebic lo spreca, così gli tocca ripetere per Leao che insacca. Forse è il caso di smettere di parlare dell'eredità di Calhanoglu. (Dal 57' Ballo-Touré 5,5 - Ha l'attenuante dell'età, ma è un altro mondo rispetto al Diez).

Leao 7,5 - Una fiocinata col destro a sbloccare la gara, una magia sulla traversa per sognare il raddoppio. Su quella rovesciata lì, sarebbe venuto giù San Siro. In serata buona non lo ferma nessuno: sta quasi diventando un'abitudine. (Dal 57' Giroud 4,5 - Pioli gli chiede di tenere in qualche modo alta una squadra che ha abbassato fin troppo il suo baricentro. Non ci va neanche vicino. Deve entrare in condizione, ma in queste serate la sua esperienza dovrebbe fare la differenza).

Rebic 5,5 - Si divora la prima palla gol del match: bravo Oblak, ma si poteva fare di più. Poi suggerisce la sostituzione a Pioli nel momento di necessità, mettendo le mani addosso all'arbitro dopo l'espulsione di Kessié. (Dal 35' Tonali 7 - Lontani i tempi dell'incognita venuta da Brescia. Entra a freddo e il motore va subito ai giri giusti, nel finale è in riserva accesa).

Pioli 6 - Se infortuni ed episodi gli remano contro, ha poco di cui rammaricarsi. Spreme le energie della squadra finché può, la panchina corta non lo aiuta. Essere arrivati a dieci minuti dalla vittoria con l'Atletico è comunque una nota di merito. Forse si poteva lasciare Leao in campo un altro po', ma da uno come Giroud è lecito aspettarsi ben altro impatto.

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