Le pagelle del Lecce - Ceesay ci prova, Strefezza non si accende. Umtiti distrazione fatale
Risultato finale: Inter-Lecce 2-0
LECCE
Falcone 6 - Disinnesca subito Calhanoglu, gli servirebbero i superpoteri per togliere dall'incrocio il destro piazzato di Mkhitaryan. Idem per la stoccata di Lautaro.
Gendrey 5,5 - La velocità gli torna parecchio utile nelle chiusure difensive però non trova le contromisure per arginare la voglia di riscatto di Gosens.
Tuia 6 - Nel gioco delle coppie gli tocca prendere in consegna Dzeko, attaccante complesso da marcare perché non dà riferimenti. Non si fa abbindolare. Dal 65' Romagnoli 6 - Di testa è una sentenza.
Umtiti 5,5 - Duro quanto basta su Lautaro, lo marca stretto come fosse una finale mondiale. Non appena gli toglie gli occhi di dosso viene punito.
Pezzella 5,5 - Un paio di cross niente male, ma Dumfries ha una cilindrata diversa e dopo qualche difficoltà iniziale lo lascia sul posto.
Gonzalez 5,5 -Torna titolare dopo due partite per fare la mezzala destra al posto di Blin. L'Inter spinge tanto su quel lato trovando poca opposizione. Dall'82' Helgason sv
Hjulmand 6 - Partita più di distruzione che di proposta. Limita lo sviluppo del gioco di Calhanoglu, braccandolo come un'ombra in ogni angolo del campo.
Maleh 5,5 - Confermato sul centrosinistra da Baroni per dargli continuità in quella posizione, la finta di Barella lo manda fuori giri sul gol. Dal 57' Blin 5,5 - Poca personalità.
Strefezza 5 - Bastoni lo va a prendere alto impedendogli di puntare la porta. Non si accende mai: vince il premio delusione della serata. Dal 57' Oudin 6 - Ingresso propositivo.
Ceesay 6 - Acerbi gli toglie la profondità depotenziandolo, allora comincia a svariare. Prova a ripetere la prodezza di Bergamo ma Onana si dimostra più attento di Musso.
Di Francesco 5,5 - Rientra dalla squalifica occupando la casella sinistra del tridente giallorosso. Cerca di sfuggire al controllo di Darmian, trova il passaggio sbarrato. Dall'82' Banda sv
Marco Baroni 5,5 - A San Siro con leggerezza perché la classifica lo consente. Per la prima volta senza il totem Baschirotto in difesa si affida alla solita pressione alta per colmare il gap con gli avversari. Non ci riesce ma i 9 punti di vantaggio sulla zona salvezza gli consentono di dormire sonni tranquilli.