Le pagelle del Benevento - Caprari e Improta promossi, Inzaghi superato sui cambi
Benevento-Sampdoria 1-1
(55’ Caprari; 80’ Keita)
Montipò 6,5 - Fa felici i fotografi su Keita nel primo tempo, più che attento quando chiamato in causa. Può poco sul gol di Keita.
Depaoli 5,5 - Timido in fase di spinta, preciso dietro ma i pochi pericoli su quella fascia gli consiglierebbero anche qualche azzardo in più.
Tuia 5,5 - Rischia grosso perdendo un pallone velenoso in avvio. Poi nel complesso regge, esce dolorante nel finale. (Dal 82’ Caldirola s.v.).
Glik 6,5 - Solito baluardo, tiene in piedi la baracca, anche di fisico su Torregrossa che sulle palle aeree è pericolo costante.
Barba 5,5 - Gara dal doppio volto. Trova il corridoio che Caprari e Audero trasformano nell’1-0. Ma è letteralmente travolto da Damsgaard come tutto il Benevento.
Ionita 6 - La sua assenza peserà, mette muscoli e disponibilità al servizio della squadra.
Schiattarella 5,5 - Torna titolare quasi un mese dopo l’ultima volta, la manovra nel complesso ne beneficia. Mezzo voto in meno per qualche errore di troppo in fase di impostazione.
Improta 7 - Uomo ovunque di Inzaghi, costruisce i presupposti per il vantaggio. Uno dei tanti diffidati tra i giallorossi: salterà il Bologna. (Dal 75’ Foulon 5 - Chiude acciaccato, Damsgaard è un fiume in piena rispetto al quale non riesce a farsi argine).
Insigne 5,5 - Vivo e vivace, sbaglia un paio di movimenti offensivi quando avrebbe potuto fare male. (Dal 67’ Viola 5,5 - Entra nel momento più complicato dei suoi e si vede davvero troppo poco).
Caprari 7 - Si accende nel finale di primo tempo, si sblocca a inizio ripresa. Aiutato da Audero, segna l’1-0 con un tiro-cross beffardo. (Dal 75’ Sau 6 - Sfiora il gol che avrebbe significato vittoria).
Lapadula 6,5 - Vuole il gol, lo cerca con insistenza e sbatte su Audero. Pur senza segnare, impegna costantemente la difesa blucerchiata. (Dall’82’ Di Serio s.v.).
Inzaghi 5,5 - Torna alla difesa a quattro, ritrova certezze e anche un punto che fa sempre brodo. Ma non riesce a indovinare i correttivi quando Ranieri gli cambia la partita sotto gli occhi e alla fine rischia anche di perdere una partita che sembrava quasi vinta.