Lazio, Pedro e Vecino il manifesto dell'era-Baroni: erano vicini all'addio, ora sono co-titolari
Se Boulaye Dia e Nuno Tavares sono le facce nuove della Lazio ricostruita e scelta in estate da Claudo Lotito e Angelo Fabiani, Pedro e Matias Vecino occupano in primo piano il manifesto di Baroni. Un lavoro profondo, sviluppato sul campo e all’interno dello spogliatoio, solcando ogni sentiero possibile: preparazione atletica, principi di gioco, libertà di inventare negli ultimi 30 minuti, motivazioni e coinvolgimento totale.
Il merito principale del nuovo tecnico della Lazio, secondo in Serie A dopo 13 giornate e primo in Europa League in attesa del quinto turno, un evento clamoroso e mai sottolineato con evidenza, considerando i precedenti di un club per tradizione poco incline a fronteggiare il doppio impegno: sta tirando fuori il massimo da ogni giocatore.
Aspetta i nuovi acquisti, inserirà in modo graduale i giovani, ha lucidato il talento e rivalutato l’usato sicuro. Pedro (37 anni) e Vecino (33) erano in bilico tra luglio e agosto, sono rimasti e ora possono essere considerati dei titolari aggiunti, perché giocano con continuità. Diversi altri giocatori hanno riacquistato stima, credibilità e visibilità. A riportarlo è l'edizione odierna del Corriere dello Sport.