Lazio, ora la Champions è tanto lontana. Caso Luis Alberto?
Inzaghi sorride all’Olimpico e manda in crisi Sarri. Il passato si impone sul presente e mette a rischio il futuro biancoceleste. La Lazio con l’Inter avrebbe dovuto definitivamente rilanciarsi verso la zona Champions, invece crolla 0-2 . Sono 7 le sconfitte in campionato, sette come i punti di distanza dal quarto posto del Bologna: rispetto a un anno fa, la Lazio gira con -9 punti. Eppure la Lazio gioca una buona gara, con un grande approccio e tanta attenzione tattica. Ma come con il Verona una settimana fa raccoglie meno di quanto seminato per la solita poca concretezza e un errore individuale. Una settimana fa è stato di Provedel, ieri invece di Marusic, che al 40’ con un retropassaggio killer, o autolesionista, spalanca la porta a Lautaro. È il momento chiave della partita.
Sono tante le cose che non funzionano a Formello. L’ultima, in ordine temporale, è il possibile caso Luis Alberto. Ieri a sorpresa Sarri non l’ha schierato titolare (al suo posto Kamada) per apparenti motivi fisici: “Luis ha avuto degli acciacchi, non è in condizione fisica ottimale e ora ci può dare di più partendo dalla panchina quando l’intensità cala”. Una spiegazione che regge, ma in realtà oltre alla condizione (è vero che è in calo), c’è anche una ragione comportamentale per spiegare la panchina di Luis Alberto in una partita così decisiva. Lo spagnolo dopo Madrid ha discusso con alcuni senatori dello spogliatoio per i suoi gesti di disappunto in campo troppo plateali, mai piaciuti alla squadra. Sarà una coincidenza o un caso?