Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomoempolifiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliparmaromatorinoudinesevenezia
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali euro 2024serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Lazio, Lotito: "Tutto ci possono dire meno che siamo antisemiti o razzisti"

Lazio, Lotito: "Tutto ci possono dire meno che siamo antisemiti o razzisti"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
lunedì 17 febbraio 2025, 21:53Serie A
di Giacomo Iacobellis

Dalla Sala Tatarella della Camera dei Deputati il presidente della Lazio, Claudio Lotito ha parlato in occasione della celebrazione dei 125 anni della società biancoceleste organizzata dal Lazio club Montecitorio. Queste le sue dichiarazioni: “Grazie per ospitarci qui alla Camera. Questo è il Parlamento italiano, dove si parla tanto e si fa poco (ride, ndr). Mi fa piacere che i colori della Lazio uniscano, vedo rappresentanti di varie fazioni politiche. Ci accomuna una passione e un sentimento autentico, un modo di essere e di vivere che i ragazzi mettono in campo. Noi puntiamo su risultati che siano frutto del merito".

Sul pareggio col Napoli: "Ogni tanto ai ragazzi vengono tolte cose che meritano, la partita di sabato è stata particolare e sul piano del merito avremmo meritato un risultato diverso. Hanno stradominato e fatto una prestazione stagionale, poi capitano gli episodi. L’autogol succede una volta ogni 50 palloni, è stata una cosa simpatica".

Su cosa rappresentano la Lazio e la lazialità: "Noi siamo qui per rappresentare l’orgoglio di essere laziali. La società è nata 125 anni fa dimostrando valori importanti tanto che è stata nominata ente morale. Noi portiamo avanti i valori dello sport, il merito e il rispetto dell’essere umano. Sabato l’arbitro mi ha detto che la Lazio non si fa mai rimproverare nei comportamenti, noi vogliamo distinguerci dagli altri e vincere per merito, non perché qualcuno dall’alto vuole spingerci alla vittoria. Avete visto uno striscione apparso a Parma, se lo avessero fatto i laziali sarebbe successo un cataclisma. Quando ho prelevato questa società veniva attaccata quotidianamente come razzista e antisemita. Oggi la Lazio ha tre cose che la caratterizzano: un presidente che fa parte della commissione Segre contro il razzismo, un consigliere che è il Presidente della Fondazione Shoah, e un consigliere, il Professor Gambino, nella commissione contro razzismo e odio in Europa per l'Italia. Tutto ci possono dire meno che siamo 'antisemiti' o che. Parliamo con i fatti, vogliamo farlo con i risultati in campo. Talvolta sento dagli spalti che si ribellano, sono troppo persone per bene che cercano di sopraffarci. Vogliamo creare una formazione tale che sia da laziale. Dobbiamo allenare il fisico, la mente ma soprattutto lo spirito. Stiamo costruendo l'Academy, non 'stiamo per' o 'costruiremo'. Speriamo di edificare entro fine febbraio".

Sulla scelta dell'allenatore e il mercato della Lazio: "Noi abbiamo portato una società forte, che oggi combatte sul campo. A luglio venivo attaccato da tutti sull'allenatore, sulla scelta dell'allenatore. Sorrido perché ricordo le battute che feci: 'I Ricci sono buoni per gli spaghetti. Ho preso Rovella che vale cento volte Ricci'. Ma non solo dal punto di vista tecnico e sportivo, anche come qualità della persona. E non parliamo di Isaksen, l'ho soprannominato 'Il Salmone'. Vedrete che il salmone vi darà grandi soddisfazioni. Bisogna combattere, noi siamo combattenti ma mai reduci. Lo faremo fino alla fine per ottenere il massimo risultato, ce lo meritiamo e ci sono le condizioni per raggiungerlo. Sta a voi crederci, il nostro motto è 'Non mollare mai'. L'avete visto anche sabato, se fosse durata cinque minuti in più la partita avrebbe avuto un altro risvolto. Conte alla fine non vedeva l'ora finisse la partita. Noi siamo qui per rimarcare di avere l'orgoglio dell'appartenenza, di essere laziali con un certo stile di vita, al di là dei colori".

Sullo stadio nuovo: "Spero di raggiungere il traguardo di costruire lo stadio, ho trovato un'amministrazione comunale molto disponibile. Il Sindaco, nonostante sia romanista, si è compiaciuto per il progetto presentato dalla Lazio. Noi cerchiamo di fare le cose serie, per i cittadini e la città".

Sul licenziamento del falconiere: "Il falconiere non incarnava più i nostri valori, quelli del rispetto dell'essere umano, della formazione. Perché il calcio deve essere didascalico e moralizzatore. Che formazione, che esempio poteva dare il falconiere nelle scuole? Come padre di una grande famiglia, ho attivato una clausola nel contratto per la violazione del codice etico e ho rescisso il contratto. Vedremo chi poi porterà il simbolo dell'aquila. Capisco di aver privato i bambini dell'emozione dell'aquila, ma la riporteremo presto sul campo. Il tema che voglio trasmettere a voi è: 'Non disperatevi'. Ci siamo e ci saremo, combatteremo fino alla fine per trasformare questa forza, la nostra, del credere e del combattere, di assimilare i nostri valori anche attraverso punizioni esemplari. Stiamo lavorando per risolvere la questione Bernabé, che è molto seria dato che lui si è asserragliato lì dentro. Stiamo attivando tutte le azioni di carattere legale per far sì che succeda. Tra l'altro lui lo aveva già fatto con il Benfica ed era già stato cacciato. Quindi, purtroppo, nella storia ci sono corsi e ricorsi".

Sul centro sportivo: "La Lazio ha uno dei centri sportivi migliori d'Italia e un'organizzazione tale da spostare i suoi ritiri all'interno. Mi riferisco al settore medico, alle palestre e ai tanti campi a disposizione. Stiamo valutando se continuare lontano da Formello, dove il microclima è anche ventilato e favorisce il lavoro dei giocatori. Ora abbiamo altri problemi, affronteremo questo tema più avanti. In zona abbiamo costruito anche un ristorante e un bar, poi abbiamo avviato l'iter per lo stadio. Deve essere avviata la Conferenza dei Servizi. Cercheremo di dare risposte concrete. Lo Stadio per come l'abbiamo concepito noi sarà un servizio per l'intera città, non solo per i laziali. Un investimento che darà benefici a tutti gli abitanti del posto, toglieremo il disastro attuale. Miglioreremo anche l'acustica con una sostanziale diminuzione dei decibel e un'implementazione di zone verdi. Miglioreremo le temperature e l'inquinamento. Sono fiducioso di salvaguardare quella che è la storia architettonica di quello stadio, che è l'unico nato per il calcio. Noi vogliamo adibirlo nuovamente a quello, faremo una sorta di teca per proteggerlo. Faremo uno stadio come se lo allargasse lo stesso Nervi, ne verrà preservata tutta l'architettura. La logica è di preservare la collettività, la Lazio diventa il veicolo per risolvere un problema. Questa società è gestita da una persona che ha assunto l'onere di gestirla nel migliore dei modi".

Sulla nuova giovinezza di Pedro. "Pedro è un ragazzo d'oro, sta a lui capire se vuole continuare o meno. La società è a disposizione per trovare una soluzione. Quando ho posto il problema avete riso tutti, quest'estate a giugno ho avuto manifestazioni contro di me perché avevo portato Baroni e giocatori sconosciuti. Per questi calciatori ho ricevuto a dicembre offerte importantissime, no importanti: parliamo di oltre 50 milioni spesi. Mi pare di non aver venduto nessuno. Ho comprato altri tre giocatori, ho sacrificato l'interesse personale e ho messo a disposizione la mia capacità per questo club. Voglio che questa società assuma un ruolo nazionale e internazionale".

Sul possibile derby in Europa: "Ma perché mi devo fasciare la testa prima? Lei esce da qua, va in ospedale, si fascia tutto e poi si frattura? Vediamo che succede, no? Noi siamo qualificati, gli altri si devono qualificare ancora. Poi vedremo".

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile