La road map dell’Inter: stadio, Oaktree, scudetto. Il 2024 sarà all’altezza delle ambizioni?

Smaltito il panettone e i fuochi d’artificio di Capodanno, si torna a fare sul serio. Oggi è prevista la ripresa dei lavori in casa Inter e i temi sono molteplici. Di campo: Dimarco e soprattutto Lautaro puntano il rientro col Verona. Senza l’argentino la squadra di Simone Inzaghi perde tantissimo, ma è ingiusto nei confronti di allenatore e compagni sottolinearlo oltremodo. Tutto sommato, quattro punti fra Lecce e Genoa in trasferta non sono da buttare. Di mercato: a partire da domani ogni giorno è buono per vedere Tajon Buchanan in quel di Milano. L’accordo col Bruges e col canadese è praticamente ultimato, la fretta è legata alla voglia di tutti di partire subito, anche se ci vorrà del tempo per farlo entrare nei meccanismi. I primi giorni del nuovo anno, in ogni caso, sono anche l’occasione di fare il punto della road map nei prossimi mesi.

Qui stadio. Il no del TAR sulla sospensiva del vincolo al secondo anno di San Siro e le continue incertezze dal comune di Milano sembrano spingere in via definitiva l’Inter verso Rozzano. La data da cerchiare in rosso per capire se davvero andrà così, o se invece quegli spiragli per un passo indietro si apriranno, sarà però il 30 aprile 2024. Entro quel giorno, con la scadenza dell’esclusiva sull’area Cabassi e la presentazione dello studio di fattibilità, la società nerazzurra dovrà definire in quale direzione puntare fino in fondo per la casa del futuro.

Qui Oaktree. Poco più in là nel tempo, per la precisione il 20 maggio 2024, scadrà il termine per la restituzione del finanziamento contratto da Suning e garantito dalle quote di maggioranza dell’Inter, salito con gli interessi oltre quota 300 milioni di euro. Le strade per evitare che il club finisca dalle mani di Zhang a quelle del fondo - a oggi l’ipotesi meno probabile - sono, oltre l’estinzione tout court del finanziamento che però sembra ancora meno realistica, due: cedere la società o rifinanziare. Allo stato attuale, anche con i tassi di interesse alle stelle, sembra proprio questa la strada che la proprietà intende percorrere, in sostanza rimandando almeno al 2026 la questione.

Qui scudetto. E poi c’è lui, il tricolore che varrebbe la seconda stella. Il 26 maggio 2024 terminerà il campionato di Serie A: il verdetto potrebbe ovviamente arrivare anche prima, ma il testa a testa con la Juventus fa immaginare che si arrivi fino all’ultima giornata per scoprire chi avrà la meglio. Dalla società alla squadra, passando per Inzaghi che ha “vinto” la sua sfida con il 2023, iniziato tra gli scetticismi e concluso da vero uomo forte dell’Inter, tutti hanno fatto del loro meglio per arrivare al traguardo. È la grande ambizione dei nerazzurri per questo 2024 appena iniziato.