L'Udinese rimette in mostra certi concetti, ma troppi errori contro l'Inter
L’Udinese esce dalla sfida contro l’Inter con la seconda sconfitta consecutiva in campionato dopo la debacle maturata contro la Roma all’Olimpico. Una sfida dove i bianconeri sono più vivi nel corso dei novanta minuti e meno passivi rispetto a quanto visto nel fine settimana scorso, ma qualche errore grossolano di troppo permette ai nerazzurri di ottenere una vittoria messa in discussione solo per pochi tratti della sfida.
Diverse le assenze per mister Kosta Runjaic, che adatta la squadra inserendo Zarraga, Zemura e Tourè al posto degli infortunati Payero, Kamara e Kristensen. Una squadra quindi abbastanza rimaneggiata rispetto al solito, per un nuovo cambio di scacchiere. L’Udinese di rado infatti ha dato continuità di formazione e forse anche questo spiega le difficoltà proprio nei posizionamenti dei giocatori, un problema visibile fin da subito.
Sulla verticalizzazione di Darmian infatti tutto il reparto difensivo si fa cogliere di sorpresa, con Okoye che completa la frittata con un intervento pigro su un diagonale non irreprensibile di Frattesi. In generale però l’Inter produce tanto ma non concretizza, esponendo il fianco al pareggio di Kabasele su assist di Zemura, per un’Udinese comunque viva.
Che ci sia qualche difficoltà però nella metà campo di proprietà dei bianconeri è evidente, tant’è che tra fine primo tempo e inizio ripresa i nerazzurri aggiustano la mira mettendo in ghiaccio il punteggio, fissato sul 3-2 da Lucca. Una gara quindi che dà dei segnali positivi per quanto riguarda l’identità di gioco dell’Udinese, ma tante ancora le cose da registrare se si vuole fare un calcio propositivo, con una difesa e una mediana che, con i tanti cambi, sembrano ancora doversi amalgamare bene.