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L'Inter è ancora in rodaggio, ma "scopre" Taremi. Palacios e Correa, Inzaghi è felice?

L'Inter è ancora in rodaggio, ma "scopre" Taremi. Palacios e Correa, Inzaghi è felice?TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 25 agosto 2024, 07:00Serie A
di Ivan Cardia

Buona la seconda. Che poi è stata la prima stagionale in casa e la prima a San Siro della nuova proprietà Oaktree. E quindi tutto sommato molto buona. L'Inter vince e basta, non convince ma va bene così: dopo il 2-2 di Genova, per i nerazzurri - parafrasando gli avversari di una vita - vincere era l'unica cosa che contava.

Il 2-0 sul Lecce è stato, per la verità, anche discreto a livello di contenuti tecnici. Un po' discontinuo, semmai: lo ha sottolineato lo stesso Simone Inzaghi. Non è stata, ma il 24 sarebbe stato pure strano lo fosse, la schiacciasassi a cui eravamo abituati nella scorsa stagione. La prima sensazione è che la squadra campione d'Italia sia in pieno rodaggio, tanto più che - in vista di una stagione infinita - ad Appiano si è messo parecchio carburante nel serbatoio di motori anche abbastanza usurati dal logorio del calcio moderno.

La seconda prospettiva è che, in corso d'opera, questa meravigliosa Inter dovrà cercare qualche altra strada rispetto alla solita. Quando accelera all'improvviso non ce n'è per nessuno, ma tutti la studiano e quindi, pezzo dopo pezzo, ne carpiscono qualche segreto. Non è stata una sorpresa, la scorsa stagione, perché giocava divinamente da tempo. Ma il tempo, da questa prospettiva, gioca contro Inzaghi e i suoi campioni.

La notizia migliore, al di là dei soliti noti, è l'esordio di Mehdi Taremi. A un certo punto ha tirato fuori un tentativo di rovesciata: l'avesse fatto, avrebbe buttato giù San Siro che già non vedeva l'ora di goderselo dal vivo. Scoperta è troppo, l'iraniano è arrivato perché da un anno, tra viale della Liberazione e Pinetina, erano tutti convinti fosse l'uomo giusto per migliorare l'attacco. I primi segnali sono più che positivi, e il corollario è che forse Arnautovic ha capito di dover fare qualcosa in più. Raramente, nel 2023/2024, l'austriaco è parso tanto pimpante.

A fine gara, Inzaghi si è detto "felice" della possibile permanenza di Joaquin Correa. A livello umano, zero dubbi: tanto tempo fa lo ha voluto a Milano, il rapporto è sempre quello. A livello tecnico, qualcuno in più: il Tucu avrà pur ottimi dati fisici, ma era (è?) nei programmi di tutti che il 31 agosto non fosse più in rosa. E, si badi bene, che al posto suo ci fosse qualcuno con caratteristiche neanche troppo diverse, ma altra convinzione. Meglio Correa che nulla, si potrebbe dire? Certo, ma recuperarlo è una grande scommessa per lo stesso Inzaghi. Il quale, nelle prossime ore, accoglierà Tomas Palacios. Classe 2003, giovane sì e forte si vedrà. Molto giovane, per un allenatore che non è un mistero avrebbe preferito qualcosa di diverso, per esempio quell'Hermoso tuttora a piede libero. A cucinare con quel che ha, il demone è abituato. Ma forse, dopo un ottimo avvio con lo stesso Taremi e Zielinski, aveva diritto di immaginarsi un'Inter un po' più intraprendente nella sua campagna acquisti.

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