L'esempio dello Stadium con Vlahovic: crisi nerissima ma solo applausi. Anche dopo il cambio
Fiaschi senza fischi. Che in un mondo di tribunali sembra un unicum. Invece lo Stadium ha deciso di non affossare Dusan Vlahovic, in piena crisi esistenziale, di quelle che solo i centravanti sanno attraversare. Dusan Vlahovic ha sbagliato tutto, ieri sera, contro il Friburgo. Stop. Controlli. Conclusioni. Scontri. Sponde. Appoggi. Dusan Vlahovic ha giocato una partita da psicodramma, da sprofondo, da crisi verticale. E' stato il peggiore in campo e dopo partite così è consueto attendersi fischi, critiche, magari mugugni. Invece l'Allianz Stadium è stato esemplare nei confronti del costosissimo centravanti della Juventus: sostegno fin quando era in campo, standing ovation, applausi, come uno straordinario abbraccio al momento della sostituzione.
"Magari domenica fa gol"
La crisi verticale dell'attacco della Juventus, con Moise Kean squalificato per due partite, con Federico Chiesa e la gran paura per un nuovo infortunio in questa notte d'Europa, con Arkadiusz Milik ancora fermo ai box e non recuperato al meglio, porterà Vlahovic a giocare anche domenica contro la Sampdoria. Ma probabilmente, in questo momento difficilissimo, lo avrebbe fatto ancora. Perché la ricetta coi centravanti è facile: giocare per provarci, provarci e riprovarci. E un gol per sbloccarsi.
L'esempio dello Stadium
Così quello dello Stadium è assolutamente da vedere come un esempio. Come una lezione. "Sono contento perché fisicamente Dusan sta molto meglio, deve stare sereno, magari domenica farà gol", ha detto Max Allegri del serbo. E per i 9 è proprio così. Anche se per un'analisi più profonda serve interrogarsi. E' Vlahovic che non si sa adattare al gioco del suo allenatore o viceversa? Forse, la risposta più semplice è anche quella vera. Entrambe. Convivere e supportarsi fino alla fine (di questa stagione) sembra l'unica ricetta.