Koopmeiners è costato 60 milioni, Douglas Luiz 50: le panchine non fanno bene alla Juve

Dopo i primi mesi di Thiago Motta alla Juventus si può tirare una sorta di bilancio. In particolare per chi è costato, tanto, tantissimo, come Vlahovic, Douglas Luiz o Koopmeiners. In tre significano 186,5 milioni di investimento che sembrano andare al ribasso settimana dopo settimana. Del serbo ne abbiamo parlato tantissimo e rischia davvero di essere un caso il prossimo giugno, quando sarà a dodici mesi dalla scadenza, con un contratto da dodici milioni e zero forza contrattuale per cercare di tenerlo. Quanto potrà valere? È una domanda da porsi, però per almeno un paio di anni - e mezzo - non era sul banco degli imputati. Almeno non come unico capro espiatorio.
Invece Douglas Luiz e Koopmeiners hanno bisogno di un rilancio. Personale e di squadra. Il primo a gennaio aveva avuto qualche abboccamento - come il Nottingham Forest - ma aveva intenzione di accettare solo offerte da grandi club, in particolare Manchester City o United. Altrimenti inutile tornare in Premier League quando stai bene a Torino: però dei 51,5 milioni di euro spesi, quanti ne puoi riprendere? Tutti si ricordano gli ultimi sei mesi, non gli anni precedenti fatti più che discretamente, dunque la valutazione era diminuita sensibilmente.
Situazione uguale per Koopmeiners, titolare inamovibile per Motta fino al PSV Eindhoven. La decisione di domani per l'Inter può essere letta in due modi: se va in panchina e la Juventus vince, ecco che tutti avranno più tempo per reinserirlo dal primo minuto, senza pressioni particolari. In caso giochi - male - ecco che il rischio di bruciarsi è dietro l'angolo. La realtà è che le panchine per i giocatori (iper) costosi fanno molto più baccano che i Thuram o i Locatelli lasciati fuori. Così Thiago Motta deve affrontare le proprie decisioni per il bene sì, della squadra, ma anche del singolo giocatore.
