Juve attenta alla crescita di Rovella e Fagioli. Ma l’anno prossimo ci sarà spazio solo per uno
La stagione attuale ormai si avvicina sempre più alle battute finali e, per la Juventus, la sconfitta casalinga di domenica contro l’Inter segna la parola fine sulle, fievoli ma presenti, ambizioni scudetto con l’obiettivo, da qui a fine maggio, di mantenere il vantaggio in chiave quarto posto sulle inseguitrici e conquistare prima la finale, e poi eventualmente il trofeo, di Coppa Italia. Così la programmazione per la prossima annata è già partita e coinvolge, fra gli altri, anche la gestione di due fra i giovani più talentuosi dei quali la Juventus detiene il cartellino: Nicolò Fagioli e Nicolò Rovella.
Fagioli s’è preso la Cremonese: percorso di crescita guidato da chi lo conosce bene.
È ritenuto un po’ da tutti, da tempo, l’enfant prodige del settore giovanile della Juventus che, tre anni e mezzo più tardi dalla famosa citazione di Allegri, ha realmente dato un’impennata alla parabola ascendente della propria carriera nell'annata attuale. Un po’ di Primavera, un po’ di Under 23, l’esordio nella prima squadra della Juventus e poi il prestito in Serie B alla Cremonese che segna una svolta. Titolare sin da subito a guidare la squadra lombarda che s’è preso in un attimo facendola sua. A oggi 28 presenze con 3 gol e 6 assist e una lotta per la promozione nella massima serie tutta da giocare. Per Fabio Pecchia, che l’ha avuto in bianconero, un punto di riferimento all’interno del proprio scacchiere tattico: nella mediana a due del 4-2-3-1 o da trequartista, un posto per il classe 2001 c’è sempre stato. Come buona parte dei più giovani però ancora qualche dettaglio da limare nella gestione delle situazioni che si palesano sul rettangolo verde e sulla tenuta fisica. La sensazione è che gli servirà ancora un altro step intermedio.
Super partenza, poi gli stop fisici e le scelte di Blessin: in estate si giocherà la Juve.
Nicolò Rovella è partito fortissimo in questa stagione all’ombra della lanterna con la maglia del Genoa: da agosto a fine novembre ben 15 partite consecutive da titolare, tutte, o quasi, giocate con autorevolezza e da protagonista nella mediana di una squadra evidentemente in difficoltà. Da lì in poi però, fra un infortunio e l’altro, l’ultimo nella gara decisa da una sua rete con la maglia dell’Italia Under 21 che gli ha fatto saltare la trasferta di Verona, e con le scelte tecniche del neoallenatore Blessin, presenze (5) e minuti (173) hanno subìto un calo drastico. Sono 21 finora le apparizioni stagionali fra Serie A e Coppa Italia del nativo di Segrate con 4 assist in saccoccia. Rovella, nonostante queste ultime, complicate, settimane, ha comunque impressionato e, non a caso, i dialoghi per l’arrivo anticipato a gennaio in quel di Torino sono stati molto fitti. E lui, inserito dall’International Centre for Sports Studies (CIES), al 47° posto nella classifica dei migliori 100 Under 21 d’Europa viene ritenuto più pronto per un salto in bianconero rispetto a Fagioli e, nel ritiro estivo, si giocherà le proprie carte per una prima stagione a tinte bianconere.