Inter, Zanetti: "Ho sempre ricercato la perfezione. Più invecchiavo, più ne sentivo il bisogno"

Javier Zanetti non è solamente il vicepresidente dell'Inter, ma è anche una leggenda del club nerazzurro. L'ex capitano ha raccontato in un'intervista al Süddeutsche Zeitung il segreto che gli ha permesso di avere una carriera così lunga: "La ricerca della perfezione. Ho sempre cercato di prestare attenzione anche ai più piccoli dettagli. Dentro e fuori dal campo. E più invecchiavo, più ne sentivo il bisogno, perché il corpo richiedeva cure. Alla base di tutto questo, però, c'era una cultura del lavoro con cui ero nato. Ho visto quanto lavoravano duramente i miei genitori. Ciò lascia il segno. Vengo da Dock Sud a Buenos Aires, un quartiere molto modesto ma molto accogliente e familiare. Mio padre era un muratore. Costruì un campo da calcio per noi bambini, che si chiamava 'Disneylandia'. Abbiamo giocato lì per ore. Ogni giorno. Ho trascorso lì praticamente tutta la mia infanzia".
Solo il numero di partite la rende una leggenda dell'Inter.
"Il solo fatto di essere menzionato insieme a Facchetti è per me qualcosa di molto speciale. Ho avuto l'opportunità di conoscerlo e ammirarlo come persona. Lui è stato uno di quelli, insieme all'allora presidente Massimo Moratti, che mi ha insegnato l'essenza e la storia dell'Inter".
Le piacerebbe giocare in questa Inter?
"Mi piacerebbe giocare in qualsiasi squadra dell'Inter. Nel passato, nel presente, nel futuro".
