Inter, Godin punta sul finale. Tottenham? Per gli Spurs mai stato un obiettivo
Ora che è tornato a Milano, come tutti coloro i quali hanno scelto di lasciare temporaneamente Milano, Diego Godin penserà a come prepararsi per scalzare il talento freschissimo di Bastoni, in vista dell’eventuale ripresa del torneo. D’altra parte, è vero che l’ex condottiero dell’Atletico Madrid è scontento sul suo impiego (25 presenze stagionali, di cui 22 da titolare che, in mezzo ai tanti problemi e fastidi muscolari, non è poco), ma pur vero è che la sua voglia di dare tutto e così sdoganare la partenza scontata a fine stagione, rimane intatta. Ogni ipotesi di mercato resta, appunto, solo un’ipotesi. El Faraon, all’età di 34 anni, è consapevole di non poter più strappare contratti milionari in Europa e trovare top club che per forza siano disposti a metterlo al centro del progetto.
Con la concorrenza di de Vrij e Skriniar c’è poco da fare, in più all’Inter Godin deve fronteggiare l’altissima stima che Antonio Conte ha riposto in Bastoni. A questo va aggiunta la necessità, di fronte a determinati avversari, di schierare in campo uno da tre e mezzo come D’Ambrosio. Insomma, ritagliarsi lo spazio di cui il centrale uruguagio era solito disporre in Spagna, a Milano non è affatto semplice. L’Inghilterra chiama, ma il Tottenham non è mai stato realmente interessato al difensore di Rosario: Mourinho ne apprezza la grande carriera, nondimeno parlare di interesse reale appare piuttosto azzardato. Qualcosa si muove da Manchester, ma l’obiettivo al momento è chiaro: sparigliare nuovamente le carte dei titolari. E il tempo per farlo, in fondo, c’è ed è pure abbondante.