Inter, anche all'estero stanno scoprendo Bento. Resta il primo nome, c'è da decidere su Audero
È da mesi che l'Inter sa, forse sarebbe meglio dire saprebbe, a chi affidare la porta del proprio futuro. I nerazzurri, che in queste settimane anche con Samir Handanovic stanno scandagliando il mercato alla ricerca dei migliori talenti nel ruolo, hanno "scoperto" Bento Matheus Krepski e ne sono rimasti folgorati. Classe 1999, il brasiliano di Curitiba è considerato un investimento su oggi e su domani. Resta a tutti gli effetti il nome numero uno per la porta interista, anche se potendo la dirigenza rimanderebbe al 2025 la questione, almeno quella legata all'inserimento in squadra, dato che Yann Sommer ha fornito amplissime garanzie di affidabilità.
Lo scoprono anche gli altri. A dirla tutta, l'Inter su Bento si sarebbe mossa volentieri già la scorsa estate. Dall'Athletico Paranaense non è arrivato mezzo spiraglio, complice una situazione finanziaria abbastanza solida. Così, il tutto è stato rimandato a questo 2024, quando Bento avrà due anni rimanenti di contratto, il club brasiliano non avrà già effettuato una cessione multimilionaria - anche il fatto che avessero incassato 40 milioni da Vitor Roque, spedito a Barcellona, non ha aiutato - e i tempi saranno maturi. Non solo per l'Inter: in Europa, dal Chelsea all'Arsenal, ma non solo in Premier, ci stanno pensando in molti.
E Audero? L'estremo difensore in prestito dalla Sampdoria ha giocato a Pasquetta la sua seconda gara di campionato in nerazzurro. Risposte buone, del resto non si parla di un verde virgulto ma di un portiere, seppur giovani, con anni di esperienza in Serie A. La sua permanenza, a oggi, è tutta da decifrare: il riscatto obbligatorio non scatterà, ma nulla vieta a Inter e Sampdoria di sedersi a un tavolo e ridiscuterlo. È una scelta legata anche al portiere del futuro: posto che l'anno prossimo il primo sarà Sommer, la questione è se affiancarli un giovane perché gli faccia da chioccia o portare avanti una coppia consolidata.