Il rinnovo di Zielinski sembra più lontano. Distanza economica, ci sono Inter, Lazio e Roma
"È una situazione paradossale perché la norma vieta anche solo un colloquio con i calciatori sotto contratto. Credo che ci sia poco da commentare, strano che non si sia sottolineato che è contro le regole fare un accordo oggi con un giocatore a scadenza 2024, sarebbe di una gravità assoluta". Questo è quanto commentato da Mauro Meluso, direttore sportivo del Napoli, circa le voci del possibile addio di Piotr Zielinski nella prossima estate, considerato che è a scadenza al 30 giugno del 2024.
Tra fine ottobre e inizio novembre c'è stato un incontro fra il procuratore del polacco, Bolek, e il presidente. Un summit che ha prodotto una fumata grigia perché le parti erano distanti economicamente. La verità è che Zielinski sta molto bene in Italia e non vorrebbe lasciare la Serie A - nonostante le offerte dall'Arabia Saudita - ma dall'altro lato vorrebbe vedere ricompensati gli ultimi anni, tutti ottimi, con un ritocco contrattuale. L'Inter ci sta pensando in caso di addio a Mkhitaryan che, però, sembra pronto a rinnovare. Ci sono anche la Lazio e la Roma - con il solito problema dei dirigenti in scadenza - ma non la Juventus.
Queste tutte le parole di Meluso ieri sera. "È un discorso strano, noi stiamo parlando con Zielinski del rinnovo già da un po', e il giocatore ha anche espresso il desiderio di rimanere, ovviamente se si trovasse un accordo economico. È una situazione paradossale perché la norma vieta anche solo un colloquio con i calciatori sotto contratto. Credo che ci sia poco da commentare, strano che non si sia sottolineato che è contro le regole fare un accordo oggi con un giocatore a scadenza 2024, sarebbe di una gravità assoluta. Penso non ci sia nulla, credo sia una notizia non vera, però insomma chi deve controllare controlli".
L'ultima frase sarebbe una scelta corretta da parte della Lega, ma poi bisognerebbe entrare nei meandri di una legislazione sportiva che attualmente non prevede contatti, ma nemmeno sanzioni. Non si può fare e basta, poi tutto viene lasciato al caso. Il caso Lewandowski, passato dal Borussia Dortmund al Bayern Monaco a parametro zero, firmando un anno prima - e con il tentativo di anticipare con un'offerta da 30 milioni - è paradigmatico in questo senso. Tutti discutono di chi va in scadenza l'anno successivo.