Il Napoli è Conte-centrico: da mercato e viaggi a centro tecnico e menu, decide tutto Antonio
Il deus ex machina del nuovo progetto Napoli ha un nome e un cognome: Antonio Conte. E ce l'ha da quando a giugno scorso, al termine di una stagione che definire disastrosa è un eufemismo (decimo posto in classifica a -41 dall'Inter campione d'Italia, fuori dalle coppe quindici anni dopo l'ultima volta), Aurelio De Laurentiis ha scelto lui per ripartire, mettendo mano al portafoglio per corrispondergli un lauto ingaggio e accontentarlo poi anche sul mercato, arrivando a spendere quasi 150 milioni di euro.
Da quel momento il presidente azzurro ha affidato tutto al suo allenatore, ben contento di essere il centro di gravità permanente di questa nuova era azzurra. Stando a quanto si legge su Il Mattino, il tecnico salentino è il principale fautore del mercato, lo stratega della panchina, ma è anche molto di più. Conte decide la logistica dei viaggi, si informa su cure mediche e riabilitazioni, stabilisce tempi e modi dei rapporti con l'esterno, pretende di conoscere il calendario degli eventi dei giocatori, discute col cuoco il menu, gestisce gli interventi del centro tecnico (di cui è entusiasta). E De Laurentiis è contento così.
Nell'ultima conferenza stampa, dopo la vittoria di Torino, Conte ha parlato chiaro anche in vista delle prossime sessioni di mercato: "Oggi era la 14esima partita: vedendo un po' le altre squadre, come si sono attrezzate anche in vista degli impegni in Europa, e se dovessimo essere bravi ad entrare in Europa, dovrai rinforzare questa rosa...Lo deve sapere il presidente. Oggi abbiamo 21 giocatori di movimento e abbiamo fatto ciò che fa una squadra che fa solo campionato e coppa Italia. Ciò che posso dire, al di là di altri discorsi, è che un motivo di soddisfazione che siamo lì e che reggiamo quella pressione. Ma al di là del risultato, vedo un gruppo che cresce come collettivo. E' tangibile, è palese, che ciò che stiamo facendo è in crescita. Oggi avevo chiesto determinate cose, abbiamo lavorato per attaccare in maniera più cattiva, e oggi lo abbiamo fatto. Io non sono mai contento, loro lo sanno..."