Il Lecce ha pochi prestiti per scelta. Il futuro di Pelmard è legato alla salvezza

Per il Lecce ed i suoi dirigenti è sempre stata una linea guida, quella di portare in Salento giocatori che non fossero solo di passaggio ma che diventassero, tramite acquisti a tiolo definitivo o obblighi di riscatto, veri e propri asset di proprietà del club. E così è stato, anche nelle ultime sessioni di mercato, in quasi tutte le operazioni portate a termine da Corvino e Trinchera.
Al netto di situazioni a scadenza, come ad esempio quelle di Ante Rebic e Nicola Sansone, il club giallorosso sembra intenzionato ad attivare l'opzione di rinnovo per Helgason dopo la crescita della seconda parte di stagione con Marco Giampaolo in panchina.
I casi aperti sono sostanzialmente due: per Pelmard la formula è quella del prestito con obbligo di riscatto dal Clermont in caso di salvezza, strada già tracciata quindi in caso di permanenza in Serie A. I due giocatori arrivati a gennaio sono poi Marco Sala dal Como, col Lecce che si è garantito un diritto di riscatto nell'accordo coi lariani. Quindi Jesper Karlsson, la scommessa di Corvino nella sessione invernale: lo svedese però è arrivato dal Bologna con la formula del prestito secco, un eventuale proseguimento dell'avventura in Salento sarà quindi ridiscusso coi rossoblù al termine del campionato.
