Il CEO di Tether, Ardoino: "Così vogliamo rifare grande la Juventus"

Il CEO di Tether, Paolo Ardoino, che ha acquistato l’8,2% della Juventus, ha rilasciato una intervista a Tuttosport oggi in edicola nella quale ha parlato dei suoi obiettivi all'interno del club bianconero per il futuro.

Nello spiegare cosa rappresenti la Juventus per Tether a livello di tipologia di investimento, Ardoino spiega che per lui si tratta di una società che come le altre squadre italiane in generale "ha un potenziale enorme". I motivi? "Sono innanzitutto tra i brand più conosciuti al mondo" - spiega - ", ma questo potenziale non è molto sfruttato. Poi perché proprio la Juventus è facile: innanzitutto siamo tifosi della Juventus".

Nella logica dell'affare rientra anche l'aspetto legato al grande numero di tifosi: "La Juventus è una società che ha una numero enorme di tifosi, quasi infiniti e in questo momento, secondo me, manca il contatto con loro, manca la capacità di dialogare e utilizzare i fan nel modo giusto come strumento di supporto e aiuto alla crescita ulteriore della società. Cioè, coinvolgere i fan è il futuro, ovviamente in un modo sensato, non si può assecondare gli “allenatori in poltrona” che urlano e sbraitano contro la televisione, ma creare il giusto tipo di connessione con i tifosi è fondamentale".

Oltre al brand, si parla anche della società, che per Ardoino ha smarrito la via corretta: "Sicuramente la società deve ristrutturarsi" - spiega - ". In questo momento si è un po’ persa la rotta, almeno dal mio punto di vista". Società, ma anche l'allenatore: "Sembra quasi che l’allenatore abbia perso il supporto della squadra. Sembra che i tifosi abbiano perso fiducia nell’allenatore, quindi bisogna ritrovarsi, la Juve deve ritrovare se stessa. Non dico che l’allenatore debba andare via, cioè non voglio, ripeto, fare quello che critica facile. Perché so com’è, facile criticare quando poi non sei tu a gestire direttamente gli affari. Però, secondo me, è evidente che c’è un problema di organizzazione, di supporto e di fiducia che va sistemato", conclude.