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Mercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 3 aprile

Mercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 3 aprileTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 4 aprile 2024, 01:00Serie A
di Daniel Uccellieri
Il punto su tutte le news di calciomercato della giornata appena andata agli archivi. Tra indiscrezioni, trattative e retroscena, ecco le notizie più important

INTER, NEL MIRINO DI LORENZO PER L'ESTATE. NAPOLI, LA PRIORITÀ È TRATTENERE KVARATSKHELIA. JUVENTUS, IN ESTATE KEAN SALUTERÀ. DE ROSSI E IL RINNOVO CON LA ROMA COME PRIORITÀ. MA LA FIORENTINA È OPZIONE VALIDISSIMA. SIRENE DALLA A PER GILARDINO? IL GENOA PREPARA LA STRATEGIA PER PROLUNGARE IL CONTRATTO

Da Napoli filtra un retroscena in merito a un possibile acquisto estivo dell'Inter che arrivi proprio dalla squadra campana in maglia azzurra. E non ci stiamo riferendo al centrocampista polacco Piotr Zielinski, ormai destinato ad unirsi alla Beneamata a parametro zero al termine del suo attuale contratto (il 30 giugno prossimo), ma di un pezzo forse ancora più fondamentale dell'intero ingranaggio Napoli. L'indiscrezione arriva da Radio Kiss Kiss Napoli e vorrebbe l'Inter pronta ad andare all'assalto di Giovanni Di Lorenzo, difensore ma soprattutto capitano del Napoli. Il club nerazzurro l'ha puntato con decisione, raccontano, anche se sul laterale destro stanno arrivando anche interessamenti dalla Premier League. L'Inter vuole Di Lorenzo e nelle prossime settimane, riporta l'emittente locale, è pronta ad imbastire una trattativa vera e propria. Per il momento sta già corteggiando il suo entourage.

La priorità del Napoli è quella di trattenere Khvicha Kvaratskhelia, respingendo l'assalto di mezza Europa che è sulle sue tracce. Prima del rinnovo, i suoi agenti vogliono capire fino a che punto possono spingersi i club di Premier League. De Laurentiis rischia di dover aumentare l'offerta perché i 3 milioni di euro a stagione offerti per i prossimi 4 anni possano non bastare.

A meno di due mesi dalla fine della stagione, Moise Kean è ancora alla ricerca del suo primo gol stagionale. Tornato a disposizione della Juventus nella gara prima della sosta contro l'Atalanta dopo un'assenza causa infortunio di circa tre mesi, il centravanti della Juventus ha fin qui collezionato in stagione meno di 600 minuti suddivisi in sedici presenze. E non è ancora andato a segno. Numeri estremamente negativi che l'hanno allontanato anche dal gruppo della Nazionale. Spalletti che l'aveva portato con sé sia a ottobre che a novembre non ha potuto fare lo stesso a marzo, anche se considera Kean - in potenza - il calciatore perfetto per la sua idea di calcio. "Problema centravanti per la Nazionale? Io tra i papabili ci metterei Kean, perché poi ha fatto vedere di essere un calciatore forte e bisogna andare ad avere l'opportunità dentro queste convocazioni", disse il commissario tecnico lo scorso 29 gennaio in occasione della Panchina d'Oro.
L'opportunità a cui faceva riferimento Spalletti era l'Atletico Madrid perché proprio in quelle ore Kean avrebbe dovuto firmare coi colchoneros dopo che nel precedente fine settimana aveva anche assistito dal vivo a una partita della squadra di Simeone. Un trasferimento che poi, all'indomani di quella intervista, non si sarebbe concretizzato: infortunio più grave del previsto, visite mediche non superate. L'avventura di Kean alla Juventus resta comunque ai titoli di coda. In estate, a un anno dalla scadenza del contratto, l'attaccante ex PSG lascerà il club bianconero per rimettersi in gioco in una società capace di garantirgli maggiore spazio e minutaggio. Prima però c'è l'Europeo, quell'Europeo a cui avrebbe preso parte disputando una stagione nella media e che invece, giornata dopo giornata, sembra sempre più sfuggirgli di mano.

Da quando è arrivato alla guida della Roma, Daniele De Rossi ha conquistato otto vittorie e quattro pareggi in 14 partite. L'ultimo, sul campo del Lecce, è stato il pari meno convincente anche se un rigore netto non fischiato per fallo su Zalewski avrebbe potuto cambiare la storia del match.
Da quando è tornato a Trigoria, da metà gennaio in poi, De Rossi ha dato una svolta positiva alla stagione giallorossa. Ha raccolto in eredità una situazione non semplice aggravata dal fatto che Tiago Pinto avrebbe lasciato Trigoria un paio di settimane più tardi dopo il suo insediamento. De Rossi ha sensibilmente migliorato i risultati della squadra, da settimane sta traghettando al meglio la Roma nonostante una situazione di generale incertezza. Il club giallorosso non ha ancora scelto l'erede del portoghese e se da un lato Francois Modesto, l'uomo scelto da Lina Souloukou, è candidato forte, dall'altro non bisogna sottovalutare che l'ultima parola sarà di Dan e Ryan Friedkin. E che entrambi l'ultima volta scelsero Pinto accogliendo con favore il lavoro del cacciatore di teste Charles Gould. Senza una decisione sul direttore sportivo, la Roma difficilmente si esprimerà sul rinnovo del contratto di De Rossi. Anche perché è vero che in questi due mesi e mezzo ha sorpreso tutti in positivo, ma è altrettanto vero che saranno questi ultimi 50 giorni a dire quali obiettivi centrerà: grazie a DDR la qualificazione alla prossima Champions League è nuovamente argomento di attualità ma è traguardo tutt'altro che centrato. Grazie a DDR sono stati superati due turni di Europa League ma ora arriva il difficile. De Rossi comunque è sempre stato chiaro, sia tra le mura di Trigoria che fuori: la sua priorità è il rinnovo del contratto con la Roma, aspetterà la decisione dei giallorossi. Ma non ci sono dubbi sul fatto che lontano da Roma c'è chi si sta già informando sulla possibilità di ingaggiarlo a partire dalla prossima estate. Soprattutto, ci sta pensando Daniele Pradè, direttore sportivo della Fiorentina che già lo voleva per la panchina viola quando De Rossi era ancora senza patentino e ancor di più punterebbe su di lui adesso. Con Vincenzo Italiano in scadenza di contratto (c'è una opzione a favore del club in caso di qualificazione alla prossima Europa League, ma Italiano considera a conclusione la sua avventura gigliata), il club viola sta sfogliando la margherita per capire quale può essere il profilo idea per sostituire l'attuale allenatore. E De Rossi è un'idea forte, la prima scelta dovesse lasciare Trigoria. Ma visto che non si può battere solo una strada e vivere sol di attese infinite la Fiorentina valuta anche altri nomi: quindi Alberto Aquilani, ex tecnico della Primavera oggi al Pisa, Alberto Gilardino e Raffaele Palladino.

Il futuro di Alberto Gilardino è ancora un rebus. Sul tavolo c'è un contratto in scadenza a giugno 2025 col Genoa e dalle parti di Pegli - sottolinea Tuttosport - si iniziano a sentire i sempre più insistiti rumors sulle possibili nuove opportunità per il diretto interessato. Non è un mistero che il tecnico di Biella abbia oggi parecchi estimatori. Così come non sono passate sotto silenzio alcune frasi dello stesso Gilardino sulle prospettive future del Genoa sul mercato che hanno fatto un po' drizzare le antenne all'ambiente. Dal Genoa trapela però una certa fiducia sulla possibilità di poter andare avanti con Gilardino. L'intenzione del club - si legge - è quella di prolungare il contratto in scadenza e di adeguare l'attuale stipendio da 500 mila euro ai livelli medi della Serie A (ingaggio dunque verso il raddoppio) ma al di là dei discorsi economici sembrano contare oggi più che mai gli aspetti tecnici. È vero che il Genoa in estate probabilmente cederà almeno un pezzo pregiato, ma è anche vero che i recenti rinnovi di Frendrup (2028) e Vasquez (2027), oltreché dello stesso Albert (2027), vanno nella direzione di una sostanziale conferma dei giocatori ritenuti chiave da Gilardino.

REAL MADRID, KEPA NON SARÀ RISCATTATO: IN ESTATE TORNA AL CHELSEA. CLUJ IN CRISI CON MUTU: IL CLUB RUMENO PENSA DI RICHIAMARE MANDORLINI. IL PSG HA CHIESTO KOUNDÉ E FORT AL BARCELLONA, MA SOLO PER UNO C'È IL 'SÌ': TRATTATIVA IN CORSO

I piani del Real Madrid per quanto riguarda il parco portieri sono chiari. Thibaut Courtois resterà il primo, nonostante un'intera stagione saltata a causa di due diversi infortuni. Andrij Lunin in questa stagione ha scavalcato nelle gerarchie Kepa Arrizabalaga ed è diventato lui il secondo portiere, guadagnandosi la fiducia di Carlo Ancelotti, e proprio per questo nelle idee dei Blancos c'è anche il suo rinnovo di contratto. Non c'è sicuramente invece il riscatto di Kepa. La scorsa estate, dopo il primo guaio fisico di Courtois, il Real Madrid riuscì a prenderlo in prestito dal Chelsea. Dopo alcune partite da titolare, l'ex Athletic è stato retrocesso al ruolo di vice-Lunin. Così in estate andrà via. Secondo Fabrizio Romano, Kepa non sarà riscattato e tornerà al Chelsea, ma dovrà prendere una decisione sul suo futuro. Anche lì è un esubero e non è detto che possa profilarsi per lui un'altra esperienza.

Lo scorso 24 gennaio si sono separate le strade di Andrea Mandorlini e del CFR Cluj, club della massima serie rumena nel quale era tornato ad allenare nel giugno precedente, a 13 anni di distanza dalla prima volta, mettendo a referto 11 vittorie, 9 pareggi e 7 sconfitte in 27 apparizioni. Ma il suo successore, Adrian Mutu, non sta facendo di certo meglio dell'allenatore italiano. Ieri, infatti, il Cluj ha perso contro una squadra di seconda serie nei playoff della Coppa di Romania, rimediando addirittura quattro gol: 4-0 il risultato finale. Anche in campionato le cose non sono andate un granché, con il terzo posto nella stagione regolare alle spalle di FCSB e Rapid Bucarest.
Ora, reduce da due sconfitte nelle ultime tre partite, il club rumeno starebbe pensando di esonerare Mutu e richiamare Mandorlini. L'allenatore ex Hellas Verona (e non solo), è tornato nei pensieri del Cluj e le valutazioni sono in corso. Mandorlini, come raccolto dalla nostra redazione, potrebbe tornare in Romania. Intanto Mutu viaggia verso l'addio, alla luce della crisi.

Presto si sfideranno due volte, andata e ritorno, per i quarti di finale di Champions League. Qualche settimana fa, invece, Barcellona e Paris Saint-Germain si sono incontrati per parlare di mercato. A riferire il retroscena è Catalunya Radio, durante la trasmissione 'Tot Costa', e secondo tale indiscrezione sul piatto sarebbero stati messi due calciatori, entrambi richiesti dal club francese: Jules Koundé e Hector Fort. Poco più di una ventina di giorni fa alcuni emissari parigini si sarebbero diretti in Catalogna e avrebbero incontrati alcuni dirigenti blaugrana, apprendendo però che il Barça è aperto a una cessione di Koundé, ma ritiene incedibile Fort. Quest'ultimo, però, avrebbe una clausola da soli 6 milioni di euro e, se volesse, potrebbe andar via lo stesso. Mentre Fort, 17 anni, pare possa rinnovare, Koundé, 8 anni in più, potrebbe essere disponibile a una trattativa. Tuttavia servirà una cifra certamente più alta di 50 milioni di euro al PSG per portarlo in Francia, che tra l'altro è casa sua anche per quanto riguarda la nazionale. Il Barcellona, anche per la questione finanziaria complicata del club, potrebbe sacrificarlo.

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