I confronti accesi fra Lotito e Sarri. Le parole del presidente confermano le scintille estive
In estate ci sono stati più confronti fra Lotito e Sarri, ma quello di fine luglio è stato il più acceso. A confermare lo scenario è stato lo stesso presidente, nel corso della sua lunga intervista a Radio Serie A, anche se ha smentito litigi, solo "confronti dialettici, anche molto accesi", che probabilmente significa proprio vento di burrasca ma che, in generale, sono rientrati. Per due motivi, principalmente: Lotito non esonera praticamente mai un allenatore, mentre Sarri ha ancora due anni di contratto e non lascia in corso d'opera: si è dimesso solamente una volta, ad Avellino, prima della prima di campionato, passando poi a Verona al dicembre dello stesso anno.
Le parole di Lotito sul mercato. "In estate chiedeva Ricci e Berardi e ho tentato di raggiungere questi obiettivi, ma ho ricevuto richieste fuori da ogni logica non solo per la portata economica, piuttosto per il valore del giocatore in relazione dell'età. Abbiamo preso Rovella e non penso che sia inferiore, così come non credo che chi è arrivato sia inferiore a Zielinski che, peraltro, resta sul mercato. Non mi pare che abbia tutti questi compratori. Berardi lo stesso, lo vedo ancora lì. Il percorso è un po' più lungo e lo capisco, Sarri dovrà impegnarsi per valorizzare i giocatori e lo sa fare".
Dettagli a parte, la Lazio ha fatto il mercato più importante della sua storia recente. Non è arrivato Zielinski ma Kamada e Guendouzi certamente non sono due acquisti da scartare. A sinistra Pellegrini era la terza scelta, è vero, mentre Isaksen per ora è oggetto misterioso. La classifica della Lazio è comunque figlia delle scelte un po' più a largo raggio di Lotito.