Gravina: "Mi sono sentito tradito da Mancini, è una ferita che fatico a rimuovere"
"Nel mondo dello sport sono fondamentali le questioni morali. Parliamo sempre di valori, cerchiamo di testimoniare ai giovani quanto sia fondamentale l’immagine, coltivare sì la passione ma nel rispetto dei grandi valori dello sport". Lo ha detto il presidente della Federazione italiana gioco calcio, Gabriele Gravina, a Tv2000 ospite del programma Soul. "Abbiamo rifiutato la proposta in maniera convinta, pur coscienti della grande possibilità di successo di quell’abbinamento insieme all’Egitto: Egitto, Arabia Saudita e Italia. Lo abbiamo fatto – ha continuato Gravina a Tv2000 – per ragioni di problemi internazionali, legate al caso Regeni, e per la non condivisione di alcuni valori. Non si può far finta di nulla sempre".
Il numero uno della FIGC ha poi parlato così della scelta dell'ex ct azzurro Roberto Mancini di dire addio alla panchina dell'Italia e andare ad allenare l'Arabia Saudita: "Non sul piano sportivo, ma sul piano umano la scelta di Mancini è stata una delusione. Mi sono sentito tradito in un sentimento puro, nei confronti di Roberto, che ho sempre considerato un amico. Aldilà degli interessi della sua scelta tecnica per me è stata una ferita che faccio fatica a rimuovere".