Gasperini-Lookman, prove di disgelo. Firma sul poker, futuro ancora da scrivere?

Un abbraccio per evitare ulteriori polemiche. Anzi, un abbraccio finalizzato al volersi compattare ancora di più per un unico grande sogno. Qualche sbavatura in campo c'è stata, ma la firma sul 4-0 rifilato alla Juventus potrebbe riscrivere la storia bergamasca di Ademola Lookman: all'uscita dal campo il nigeriano è stato intercettato da Gian Piero Gasperini, i due si sono abbracciati, col tecnico che ha regalato al giocatore un bel sorriso, un modo per distendere i toni dopo le ultime settimane.

Prove di disgelo
I due, infatti, erano stati protagonisti di un botta e risposta a distanza dopo il rigore sbagliato dal nigeriano nel secondo tempo di Atalanta-Club Brugge. Problemi di gerarchie, aveva tuonato il Gasp in conferenza, secca la risposta del giocatore tramite i social che aveva fatto intendere un certo malumore. Poi la compattezza richiesta da Antonio Percassi per affrontare il finale di stagione, un modo per poter andare avanti fino alla finestra estiva del mercato. Ieri invece l'apertura del tecnico anche in conferenza stampa: "Le persone possono avere delle visione diverse. Lookman è diventato un giocatore fantastico quando ha pensato di più alla squadra. Spesso pensava a livello individuale, lui ha reso grande l'Atalanta e l'Atalanta ha reso grande lui. Sono convinto che a fine indosserà la fascia da capitano così avrà l'Atalanta sulla sua pelle".

Futuro
Segnali abbastanza chiari, al momento però il futuro è tutto da scrivere. Il giocatore molto probabilmente saluterà Bergamo al termine dell'attuale campionato, le grandi d'Europa potrebbero tentare l'assalto (valutazione intorno ai 60 milioni di euro): la direzione intrapresa, al di là dei sorrisi, sembra essere abbastanza evidente, ma lo sprint finale potrebbe regalare ulteriori sorprese. Su Lookman, ma anche su quale potrà essere la decisione di Gian Piero Gasperini, se rinnovare o meno il contratto in scadenza nel 2026. Nel frattempo la Dea si gode una vittoria storica, con la consapevolezza di poter fare ancora la differenza nella volata tricolore.