Filippo Inzaghi sulla compagna Angela: "La notai perché aveva in mano un bicchiere d'acqua"
In una lunga intervista concessa al Corriere della Sera in occasione dei suoi 50 anni, Filippo Inzaghi ha ripercorso la sua vita, parlando anche dell'incontro con la futura moglie Angela Robusti: "Quando ero lì non uscivo mai e, se uscivo, indossavo la tuta. Quella sera non so come andai a una festa. La notai non solo perché è bellissima, ma anche perché era l’unica, insieme a me, ad avere in mano un bicchiere d’acqua. Dopo qualche settimana, venne a stare da me. Dopo due figli e una convivenza ormai rodata, ci sposeremo".
Altre storie importanti, prima di lei?
"Quella con Alessia Ventura, durata tre anni. Oggi lei ha una sua famiglia, abbiamo un bellissimo rapporto di amicizia".
Il sogno erotico da ragazzo?
"Monica Bellucci".
Troppo facile, Pippo.
"Che dire, mi sono sempre piaciute le more e poi mi sono innamorato di una bionda che sto per sposare: ci sarà qualcosa di freudiano".
È vero che per passare dalla Juve al Milan lei rinunciò a un sacco di soldi?
"Galliani mi telefonò: “Pippo, ballano cinque miliardi di lire e non riusciamo a trovare una soluzione”. D’istinto, risposi: “Non si preoccupi, ce li metto io”. Avrei firmato un contratto di cinque anni e rinunciato a un miliardo di stipendio per ciascuna stagione".