Fabiani annuncia: "C'è l'accordo con Zaccagni. Felipe Anderson ci ha rimesso dei soldi"
E' attesa nelle prossime ore la firma del contratto di Mattia Zaccagni in casa Lazio. Il club biancoceleste ha raggiunto l'accordo col suo entourage sulla base di un contratto valido fino al 30 giugno 2029 da tre milioni di euro a stagione più bonus. L'operazione è in chiusura e a commentarla è lo stesso direttore sportivo biancoceleste Angelo Fabiani ai microfoni di 'RadioSei': "Con Zaccagni c’è stata una stretta di mano, abbiamo lavorato fino a tarda notte con il presidente Lotito. A stretto giro ci sarà l’ufficialità. Devo dire una cosa a favore di questo ragazzo: ci teneva tantissimo a rimanere alla Lazio. Noi vogliamo gente così mentalizzata che vogliono dare tutto per questa società”.
Sulla scelta di Felipe Anderson di salutare la Lazio a scadenza di contratto e firmare col Palmeiras: “Felipe Anderson si è comportato da uomo e con una dignità e professionalità incredibile. Noi abbiamo fatto di tutto per trattenerlo, ma quando ci si trova di fronte a scelte di famiglia e di territorio non c’è niente da fare. Lui è andato al Palmeiras e ci ha rimesso dei soldi rispetto a quanto gli aveva offerto la Lazio. Gli abbiamo proposto 5 anni e uno stipendio importante, il secondo o il terzo più alto in rosa. Lui ha messo al centro del progetto la famiglia, gli è nato da poco un figlio. Chapeau ad Anderson, è una persona straordinaria. Non ha mai sollevato problemi né alla Lazio né in altre società. È il figlio che tutti vorrebbero”.
C'è poi spazio per un pensiero sulla prossima rivoluzione Lazio: "Noi abbiamo già iniziato in estate, nel mese di luglio, a prendere degli elementi giovani e di prospettiva che stanno facendo anche abbastanza bene. Questo progetto non si ferma, ma bisogna sempre stare in movimento sul mercato. Saranno fatte delle operazioni funzionali al progetto di miglioramento, senza però butta al macero quelli della vecchia guardia che possono ancora dare qualcosa alla Lazio. Non è una rivoluzione totale, ci sono ancora tanti senatori che possono dire e fare molto. Poi è chiaro che quando si cambia, ognuno ha un proprio metodo di lavoro e ci possono essere dei mal di pancia. Ma esistono tante cure. La Lazio deve tornare a essere al centro del progetto. Noi siamo retribuiti per lavorare per la Lazio e per il popolo laziale. Forse è l’ultimo atto che farò nella mia carriera, il ciclo finisce anche per i direttori. Io sono un professionista stipendiato e questo è il mio lavoro, ma ci tengo da morire alla maglia della Lazio”.
Sulla scelta Tudor: “Quando durante l’anno si fa lo scouting, perché il mercato non dorme mai, si seguono anche degli allenatori. Tudor a nostro parere ha fatto uno straordinario lavoro a Verona e a Marsiglia e ci ha dato più che l’impressione di essere un elemento in grado di iniziare un progetto valido per la società. Sapevamo che aveva un modo diverso di interpretare il calcio, ma abbiamo anche capito di avere elementi in organico che potevano fare al suo caso. Oggi stiamo rivedendo il nostro scouting perché ci sono richieste diverse rispetto al modulo di Sarri”.
Fabiani ci tiene a 'sgonfiare' il caso Guendouzi: “Si sta montando un caso che non ha ragione di esistere. Il francese stava alla Lazio da prima del tecnico: volete che la società non abbia parlato con Tudor e si siano chiariti certi aspetti? La verità è che Guendouzi ha avuto un affaticamento al polpaccio, sta facendo delle terapie e sta lavorando a parte. È parte integrante di questo progetto, poi è Tudor che decide se mandarlo o meno in campo”.
Infine, un pensiero su Luis Alberto e Kamada: “Luis Alberto ha fatto un’uscita estemporanea ma tipica del ragazzo. Nulla di particolare. Kamada con Tudor sta trovando uno spazio importante. I segnali li trovano gli indiani, ha un certo tipo di contratto che ha richiesto lui per fare un anno a Roma e riservarsi la possibilità di rimanere o meno. Lui può esercitare l’opzione della clausola, la Lazio può farci ben poco. Nell’ultimo periodo Kamada sta dimostrando di essere un ottimo giocatore. La clausola scade il 30 di maggio e la può esercitare solo lui. A noi non ha manifestato nessuna decisione ancora: nella vita tutti sono utili e nessuno è indispensabile”.