Roma-Gent, la stella dei belgi David: "Siamo pronti. In casa non perdiamo mai"
Jonathan David è uno dei giocatori più interessanti del panorama belga. L'attaccante canadese è alla sua seconda stagione al Gent ed è il pericolo numero uno della Roma. Ai microfoni di Tuttomercatoweb si proietta alla sfida dell'Olimpico e non solo:
Jonathan David, il tuo impatto col calcio europeo è fin qui notevole. Da capocannoniere dell'ultima Gold Cup a essere uno dei giocatori più prolifici della Pro League. Ti aspettavi un adattamento così veloce?
"Se c'è una cosa che sapevo da quando ero piccolo era quella di voler iniziare la mia carriera di calciatore in Europa. Fortunatamente ci sono riuscito dopo tre provini. Penso che ogni calciatore debba avere fiducia nelle proprie abilità per cercare di migliorare di settimana in settimana. Non posso dire se mi aspettavo questo impatto. Direi piuttosto che mi ero prefissato degli obiettivi ai quali lavoro ogni giorno per raggiungerli".
- Sei nato negli Stati Uniti, ti sei trasferito ad Haiti e infine in Canada. Hai scelto di rappresentare quest'ultimo Paese. Scelta coraggiosa, considerato che, ad esempio, gli Stati Uniti potrebbero garantirti più facilmente l'accesso ai Mondiali
"Il Canada ha permesso a me e alla mia famiglia di vivere bene dopo aver lasciato Haiti. Vi sono cresciuto e sono legato al Canada, al punto da sentire di dover qualcosa al mio Paese. Ed è tempo di dimostrare chi siamo come movimento calcistico. Il mio obiettivo è raggiungere obiettivi importanti col Canada. Incominciando dalla qualificazione ai Mondiali".
La nuova generazione comprende anche Alphonso Davies e Cyle Larin. Finalmente c'è una generazione calcistica in Canada. Come ti spieghi questa crescita?
"Questi tre sono solo i nomi più noti. Ma il Canada ha molti talenti nascosti, vanno solamente cercati e messi nelle migliori condizioni per crescere. Se qualcuno è buono per il calcio europeo è necessario che si trasferisca. Oggi anche in Canada c'è il campionato professionistico che permetterà a molti calciatori canadesi di crescere a livello professionale. Altri lo fanno già o lo faranno in MLS".
Veniamo al presente e alla sfida contro la Roma
"Siamo consapevoli che questa potrebbe non essere la migliore stagione della Roma finora, ma si tratta di un club con una grande storia di successi, un buon pubblico e giocatori che possono fare la differenza negli incontri che contano. Queste due partite saranno una dura battaglia, ma ci faremo trovare pronti".
C'è un giocatore della Roma che apprezzi particolarmente o temi?
"Non direi che c'è un giocatore preferito ma posso dire che rispetto i calciatori della Roma. Certo, Edin Dzeko e Mkhitaryan sono giocatori da tenere d'occhio che possono fare la differenza in qualsiasi momento".
Quante possibilità ha il Gent di superare la Roma?
"Difficile da dire. Dobbiamo essere concentrati al massimo a Roma e cercare di uscire con un risultato positivo, senza subire reti. Poi ci sarà il confronto in casa, dove quest'anno non abbiamo mai perso. Dobbiamo continuare questo trend anche contro la Roma".
Hai avuto un idolo al quale ti sei ispirato?
"Sono cresciuto guardando Ronaldinho".
Hai dimostrato di essere uno dei più interessanti giocatori del campionato belga. Sei pronto per il grande salto?
"Sì, mi sento pronto per trasferirmi in uno dei cinque campionati principali".
Nessun canadese ha mai giocato in Serie A. Pensi di poter essere il primo a farlo?
"Mai dire mai".
Qual è il tuo campionato preferito?
"La Bundesliga. Poi la Liga spagnola. E terza la Premier League".