Bagnoli: "Verona, vincemmo lo scudetto grazie ad un gruppo unito e affiatato"
In molti lo hanno definito il Deus ex machina di quel Verona che esattamente trentacinque anni fa conquistò lo scudetto. Stiamo parlando di Osvaldo Bagnoli, il tecnico di quella formazione gialloblù, artefice di un piccolo grande miracolo sportivo: una squadra provinciale capace di vincere e a fermare il predominio delle big. "Ho davanti a me - racconta a Tuttomercatoweb.com - una foto in cui vengo portato in trionfo in mezzo al campo da parte di Elkjaer, Galderisi e Volpati . E riconosco sullo sfondo anche il ds Mascetti e il presidente Chiampan. Sono ricordi che restano nel cuore. Ho la fortuna di incontrare spesso tanti miei ex calciatori qui a Verona e riparliamo di quell'impresa. Vedo Fanna e tanti altri. E torniamo indietro nel tempo. Verona del resto è casa mia".
Come fu possibile quel grande successo?
"Grazie ad un gruppo affiatato e di qualità. Tutti i giocatori erano uniti e vivevano in armonia. C'era amicizia nello spogliatoio. E' stata una grande annata e tutti noi ci portiamo dentro quello scudetto. Da Garella che è da un po di tempo che non vedo a Tricella che era già forte negli anni precedenti. Passando per Fontolan, Marangon, Di Gennaro, Sacchetti, Bruni, Volpati che è un grande amico. Fanna poi era tecnico e veloce. Ripeto, era fondamentalmente una squadra che andava d'accordo e che aveva le sue capacità. non a caso poi in tanti andarono anche in Nazionale".