Ag. Pandev: "Ancora un anno al Genoa, è casa sua. Gioca come un ragazzino"
Leo Corsi, agente di Goran Pandev, parla approfonditamente del macedone e del rapporto con il Genoa, prolungato di un anno. L'attaccante è sempre più simbolo dei rossoblù. "Sì - dice a TMW - ha trovato il suo ambiente ideale, è il leader ed è stimato da tutta la tifoseria. Ma devo dire che ovunque ha giocato è sempre stato apprezzato dal pubblico anche come persona. E' un trascinatore, sempre prezioso nell'arco di una partita perchè sa tener palla, dribbla e non concede nulla al superfluo. E' un giocatore da prendere a modello che magari è stato un po' sottovalutato. Averlo nello spogliatoio è fondamentale e ora nonostante i 37 anni... performa ancora come un ragazzino. Ha ancora più consapevolezza delle sue capacità e poi ci mette sempre la sua intelligenza calcistica".
E' stato quasi automatico il prolungamento dell'accordo?
"Sì, il presidente stravede per lui. E' la certezza da cui ripartire. Chiuderà la carriera al Genoa. Peraltro Goran è di fatto italiano, ha la cittadinanza e tre figli nati in Italia. A gennaio c'era stato un romantico ritorno di fiamma dell'Inter ma c'era da salvare il Genoa, è legato ai colori rossoblù e non avrebbe mai lasciato Genova. Aggiungo che è anche un punto di riferimento della sua nazionale che si giocherà l'accesso agli Europei. E' il faro di una squadra in cui giocano tra gli altri Ristovski, Elmas, Bardhi che consiglierei a vari club italiani oltre ad una serie di calciatori dell'Akademija Pandev".
Lei invece che pensa delle novità dirigenziali nel Genoa?
"Era nell'aria vista la salvezza all'ultima giornata. Faggiano è bravo ma anche Marroccu lo è e non va colpevolizzato. E' stata una stagione in cui c'è stato un po' troppo caos e il Genoa non può arrivare a salvarsi sempre in extremis. Vedremo che accadrà con Nicola: di sicuro si meriterebbe la conferma".
Passiamo ad un altro suo giocatore, Ristovski
"Ha fatto tre stagioni magnifiche allo Sporting Lisbona e forse ora è arrivato il momento di provare altre esperienze. Le strade probabilmente si divideranno anche perchè il tecnico, con cui comunque Ristovski ha sempre giocato, cerca un elemento più offensivo. Interessa anche in Italia pur avendo passaporto extracomunitario e in Bundesliga".
E Frare del Cittadella?
"Lo consiglio a qualsiasi club. Ha giocato due stupende stagioni al Cittadella raggiungendo sempre i play-off. Molto spesso è inutile andare a cercare e a prendere giocatori all'estero. Meglio puntare su calciatori come Frare che in A può stare tranquillamente almeno in una squadra di metà classifica"