Dovrebbe essere l'anno della consacrazione di Baldanzi. Ma la concorrenza è agguerrita

L'arrivo di Matias Soulé, oramai vicinissimo, assottiglia le possibilità di impiego di Tommaso Baldanzi, arrivato in inverno dall'Empoli per 10 milioni di euro. Doveva essere il vice Dybala, arrivato con sei mesi di anticipo per adattarsi al meglio ed essere pronto per la nuova stagione, soprattutto qualora l'argentino avesse trovato qualcuno che pagava la clausola di risoluzione di 13 milioni - 20 per l'Italia - e Baldanzi era un modo per non avere l'acqua alla gola sin da subito. Certo è che l'argentino Soulé è, di fatto, nello stesso ruolo, con lo stesso piede preferito - il sinistro - e la concorrenza è sempre più agguerrita per il 4-3-3 di De Rossi. Ci sarebbe anche El Shaarawy e, all'evenienza, anche Pellegrini.

Dunque Baldanzi sarà chiamato a cambiare il proprio livello di prestazioni. L'anno precedente era stato davvero ottimo, con la maglia dell'Empoli, ma alla seconda stagione non ha convinto fino in fondo. Certo è che il salto non è banale, da un club come l'Empoli dove le pressioni sono blande, passando a Roma dove il tritacarne è sempre in azione a causa delle tanti correnti all'interno e all'esterno della società, in un momento di profondo cambiamento.

Per ora non c'è l'intenzione, da parte della Roma, di cederlo. Dunque rimarrà per un'altra stagione, a meno che non ci siano rivoluzioni e cambi nell'ultimo mese di mercato, quasi sempre imprevedibile. Però, dopo Soulé, servirebbe concentrarsi sull'attacco, fra i Sorloth e i Dobvyk.