Da Amatucci a Vannucchi: i giovanissimi d'oro della Fiorentina che puntano al grande salto
La Fiorentina Primavera continua a macinare successi come da tradizione degli ultimi anni e ieri sera ha vinto la Supercoppa ai danni dell'Inter. Un successo che conferma, oltre che l'ottimo lavoro di Aquilani in panchina, anche la bontà del settore giovanile viola. Della squadra che ha vinto l'ennesimo trofeo nel ciclo con l'attuale tecnico, pronto al grande salto e chiaro nel dire che "questi ragazzi vanno guardati", abbiamo selezionato i sei profili più intriganti e pronti al grande salto. Giovani, giovanissimi, in una lista dalla quale è possibile persino escludere i fuoriquota (2003), come Krastev o Distefano. Ruolo per ruolo.
Tommaso Martinelli (2006) - Il portiere titolare e tra i migliori in campo, la sua serata parla per lui. Qualche rischio ma dettato da eccessi di personalità in mezzo a parate e ripetute e capacità di giocare coi piedi. Il tutto a 17 anni, tanto che Italiano stesso ha pensato di fargli fare il grande salto, preferendo però attendere tempi più sereni e il rispetto delle gerarchie esistenti.
Tommaso Vannucchi (2007) - Il dodicesimo, nessuno ha potuto vederlo all'opera ieri sera al Brianteo ma gli addetti ai lavori lo conoscono bene e ne parlano con lodi sperticate. Su di lui aveva messo gli occhi nientemeno che il Paris Saint-Germain, arresosi però di fronte alla resistenza della Fiorentina e alla volontà di rimanere a crescere in viola del ragazzo.
Michael Kayode (2004) - Terzino di gamba e di spinta, ha già vissuto l'esperienza degli allenamenti con il gruppo della prima squadra, le convocazioni e l'impiego da parte di Italiano, che fin qui si è limitato alle amichevoli. Le sensazioni che trasmette sono buone: fisicamente è un portento, anche a livello tecnico può recitare la sua parte.
Costantino Favasuli (2004) - Anche per lui vale il discorso di Kayode, con cui condivide pure la collocazione nello scacchiere e la duttilità che li rende capaci di svariare su entrambe le fasce. Più scattante e in grado di giocare anche qualche metro più avanti, Italiano ha già avuto modo di osservarlo da vicino negli scorsi mesi e si è detto ben impressionato.
Tommaso Berti (2004) - Preso quest'estate dal Cesena, è arrivato con le attenzioni che si devono a un acquisto da prima squadra. Era come se lo fosse, visto che nei bianconeri di Romagna ha collezionato già quasi venticinque presenze da professionista, in Serie C. La Primavera per lui, di fatto, è un passo indietro: non sorprenderebbe che rimanga la sua dimensione ancora per poco. Per ora intanto si godrà il successo con tanto di bel gol.
Lorenzo Amatucci (2004) - L'uomo copertina dell'articolo, della partita, forse proprio della Fiorentina Primavera. Piccolino ma tenace, questo centrocampista centrale fisicamente ricorda uno dei grandi rimpianti recenti viola, della prima squadra, come Torreira. Fermandoci qui con i paragoni, si può invece sottolineare la qualità insita nel piede di Amatucci, si veda il superbo destro con cui ha aperto la Supercoppa su punizione, e l'intensità nel pressing.