Con chi ce l'aveva Mourinho? Il riferimento al Totonero-bis: nel mirino c'è Renzo Ulivieri
"Sono stato distrutto e attaccato a livello di etica e di educazione, però mi fa un po' di gioia perché mi ha attaccato una persona squalificata per tre anni per scommesse. Mi fa piacere". L'intervista di José Mourinho a Dazn, dopo il 2-0 subito dalla sua Roma contro l'Inter, dura poco più di due minuti ma farà discutere ancora una volta. Il tecnico portoghese ha infatti rivolto una accusa durissima a uno dei tanti che l'hanno criticato dopo le altrettanti pesanti dichiarazioni seguite al pareggio col Monza nel turno precedente di campionato.
Ma con chi ce l'aveva? In molti hanno pensato a Raffaele Palladino, tecnico dei brianzoli, che però in carriera non è mai stato squalificato per calcioscommesse. Il riferimento, invece, dovrebbe essere a Renzo Ulivieri. Il presidente dell'assoallenatori aveva infatti duramente criticato Mourinho, giudicando le sue parole: "Gravi e inaccettabili. In particolare ammettere di essere andato in panchina con un microfono per registrare i colloqui tra lui e il gruppo arbitrale, giustificando una scelta da lui definita difensiva, prefigura, anche come sola ipotesi, un'azione che mina alle fondamenta l'intero sistema, in una sorta di tutti contro tutti".
Il riferimento al Totonero. L'avvenimento di cui parla Mourinho, invece, è molto più lontano nel tempo. Nel 1986, quando allenava il Cagliari, Ulivieri fu infatti coinvolto nello scandalo del Totonero-bis, una delle pagine più nere nella storia del calcio italiano, uscendone con una squalifica a tre anni, confermata anche in secondo grado dalla Corte di Appello Federale, una delle sentenze più dure per i soggetti coinvolti nella vicenda. Ulivieri tornò poi ad allenare il Modena, nel 1989, riprendendo la propria carriera da allenatore.