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Chi entra, chi esce, chi è in bilico. Come può cambiare la Nazionale dopo la disfatta di ieri

Chi entra, chi esce, chi è in bilico. Come può cambiare la Nazionale dopo la disfatta di ieriTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 25 marzo 2022, 13:23Serie A
di Ivan Cardia

Si chiude un ciclo, se ne apre un altro. Tra il successo degli Europei e la disfatta di ieri, è anche difficile augurarsi che sia migliore o peggiore. Sta di fatto che la clamorosa debacle di Palermo sarà, per la Nazionale italiana, l'ennesimo anno zero. E un punto di svolta nel gruppo del ct. Che sia Roberto Mancini o il suo successore.

Chi va fuori: Sirigu, Acerbi, Chiellini, Insigne, Joao Pedro. Il canto del cigno non è andato bene come il capitano si aspettava, gli Europei sono un orizzonte immaginiamo impossibile da raggiungere. Improbabile vedere in futuro in azzurro anche il capitano del Napoli, che da luglio difenderà i colori del Toronto.

Da chi si riparte: Donnarumma, Bastoni, Mancini, Di Lorenzo, Spinazzola, Barella, Jorginho, Lorenzo Pellegrini, Pessina, Locatelli, Tonali, Verratti, Berardi, Politano, Raspadori, Zaniolo, Scamacca, Chiesa. Chi molto giovane, chi un po' meno. Jorginho e Verratti, nonostante l'amarezza del momento, sono i pilastri attorno a cui costruire il centrocampo del futuro. Gigio sembra già un veterano ma è giovanissimo. La buona notizia? In mezzo al campo non siamo affatto messi male, Bastoni-Mancini è una buona coppia difensiva. In avanti, il tris del Sassuolo suggerisce che forse, per portare in alto la Nazionale, bisogna anche giocare ad alti livelli. E poi c'è Chiesa: il what if più grande di ieri sera.

Gli incerti: Cragno, Gollini, Bonucci, Toloi, De Sciglio, Emerson, Cristante, Biraghi, Luiz Felipe, Zaccagni, Sensi, Bernardeschi, Florenzi, Belotti, Immobile. Chi per un motivo, chi per un altro. Affrontiamo i casi "spinosi": Bonucci è classe '87, è un leader che ieri è mancato e sulla carta ai prossimi Europei potrebbe esserci. Da vedere se il nuovo ciclo azzurro non partirà proprio da tabula rasa: stesso discorso per Belotti e Immobile, simbolo di un Europeo vinto anche con un relativo appunto dei nove. Poi, tanti giocatori che fanno parte dell'ultima convocatoria, ma il cui futuro in azzurro sarà fortemente legato alle prestazioni in campionato.

Chi può entrare: Meret, Carnesecchi, Calabria, Lovato, Romagnoli, Parisi, Luca Pellegrini, Calafiori, Fagioli, Bellanova, Rovella, Frattesi, Castrovilli, Pobega, Cambiaso, Caprari, Moro, Lucca, Kean. E qui c'è la meglio gioventù d'Italia. Due fuori quota: Caprari e Romagnoli. Mancini non li ha mai considerati, ma uno al Verona è esploso e l'altro nel Milan è tornato ad alti livelli. Per il resto, tante belle speranze, tutte da costruire. Uno dei pochi a giocare ad alti livelli è Calabria, anche lui escluso in maniera tutta da sperare. In attacco, a oggi, non c'è tantissimo: Kean riserva alla Juve, poi due belle speranze che giocano rispettivamente in B e C.

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